Vittorio Morelli

Occhi elettronici su Milano

CONDIVIDI

Come ogni metropoli anche la città meneghina ha la necessità di rafforzare i sistemi di controllo. Nel rispetto della riservatezza

Occhi elettronici su Milano

Cinquecento telecamere scrutano il cuore di Milano. E lo proteggono. Presto se ne aggiungeranno altre tredici, questa volta mobili, montate su camper, che invieranno le immagini in tempo reale alla polizia municipale mentre si muoveranno per la città ventiquattro ore su ventiquattro. “La videosorveglianza – spiega l’assessore alla sicurezza del Comune, Guido Manca – è un fantastico deterrente e oggi possiamo dire che la città, una città complessa e difficile come ogni metropoli, è ragionevolmente protetta e sotto controllo”.

Proprio di rafforzamento dei sistemi di difesa ha parlato nella sua direttiva per il 2005 il ministro dell’Interno Giuseppe Pisanu che ha sottolineato la necessità di “potenziare i sistemi di controllo virtuali sul territorio”, e ha sollecitato l’installazione di sistemi di videosorveglianza nelle aree urbane per combattere il terrorismo, la criminalità organizzata ma anche quella comune. E l’uso delle telecamere è contenuto in un protocollo d’intesa sulla sicurezza urbana siglato il 25 aprile del 199

...


Consultazione dell'intero articolo riservata agli abbonati

01/04/2005