Erasmo Marinazzo*
Lecce, terra difficile
Il grande lavoro della polizia nel capoluogo salentino: il fenomeno anarchico, le rapine e la Sacra corona unita
Una città dinamica che vive in modo proficuo le sue giornate. A sette mesi dall’insediamento del questore di Lecce questa è l’idea sulla quale Giorgio Manari sta rimodulando i servizi di prevenzione per aumentare il senso di sicurezza fra la popolazione che oltre ai residenti conta una cospicua fetta di studenti universitari, (la soglia dei 30 mila è stata ormai superata) e anche una presenza di turisti che non conosce interruzioni stagionali.In termini di operatività significa coprire con la stessa intensità l’arco delle 24 ore di servizio poiché la sera la città più che andare a dormire sembra risvegliarsi grazie alla presenza nei vecchi locali del centro storico di pub, disco bar e pizzerie che dal giovedì fino alla domenica sono frequentate da migliaia di giovani: universitari sì, ma anche ragazzi provenienti dalla provincia leccese e da quella brindisina. Tanta attenzione alla prevenzione ma anche all’assistenza al cittadino è figlia di oltre venti anni trascorsi dal questore Manari a dirigere i commissariati di Roma come pure dell’esperienza accumulata alla guida del Servizio di controllo del territorio della Criminalpol. “Oggi Lecce vive una fase di relativa tranquillità. Basti pensare che i reati sono calati del 20-25 per cento rispetto al 2003. Ma non cantiamo vittoria, sarebbe un errore”, precisa i ...
01/03/2005