Marina Graziani

Formato famiglia

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Entro due anni bisogna riconvertire le attuali strutture di assistenza ai minori allontanati da casa. Servono ambienti con pochi ospiti e gestione “casalinga”

Formato famiglia

La data è il 31 dicembre 2006. Poi gli “istituti per minori” (quelli tradizionali, grandi con tanti ragazzini, per intenderci) chiuderanno. Lo ha previsto la legge 149 del 2001 per favorire l’affidamento familiare, cioè in una famiglia, o comunque l’accoglienza dei minori in comunità “formato famiglia”. È iniziato quindi il conto alla rovescia per completare la riconversione degli istituti esistenti in ambienti che accolgano piccoli gruppi diversificati a seconda delle fasce di età. Come le case-famiglia appunto, dove i giovani ospiti sono al massimo sei o otto.
Tutti con storie diverse ma simili. Storie di genitori che non possono o non vogliono accudirli. Per vicende di droga o alcolismo. Di prigione o di gravi handicap. Spesso di indigenza e di degrado. Il risultato è sempre lo stesso: stato di abbandono morale o materiale. Oppure si tratta di piccole vittime di maltrattamenti e abusi sessuali, consumati proprio tra le mura domestiche. Oggi ...


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01/03/2005