di Giulia Bertagnolio

Crimini e minori

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Abbandono, sfruttamento, traffico di organi e abusi sessuali. Ecco i reati contro cui la polizia lotta in difesa dei bambini

Crimini e minori

Milano, 21 dicembre scorso: la squadra mobile arresta una baby sitter romena con l’accusa di sevizie e violenza sui due bambini di 8 e 5 anni che accudiva presso una famiglia italiana. Roma, stesso periodo: l’operazione “Canalgrande” partita dalla Postale di Venezia e condotta grazie al lavoro di oltre 400 agenti permette d’intercettare migliaia di persone coinvolte in un giro di pedofilia on line esteso a 65 Paesi e porta all’arresto di insospettabili professionisti, pubblici dipendenti, studenti. Bari, 8 gennaio 2005: gli agenti arrestano la mamma di una bimba di sei mesi. La donna è ritenuta responsabile, assieme al suo convivente, della morte della figlia per denutrizione. Grosseto, 31 gennaio: una giovane coppia viene arrestata per omicidio volontario aggravato. I due coniugi avevano infilato la figlioletta, neonata dentro una vecchia stufa. Taranto, 1 febbraio: la Mobile di Ferrara arresta un cinquantenne che dopo aver seviziato e violentato più volte un’adolescente avvicinata in chat si apprestava a farla prostituire.

I reati commessi ogni anno in Italia a danno dei minori non si esauriscono nella drammatica piaga dei crimini a sfondo sessuale, quelli di cui si parla di più. Hanno un’orribile quanto variegata gamma di forme, decine di sfaccettature. Sollevano problemi di diversa natura in base all’età della vittima, alla sua condizione fisica e mentale, al suo isolamento sociale o al contesto affettivo in cui cresce. A volte arrivano a spezzare vite, altre a stroncare percorsi di crescita, altre volte ancora spaccano famiglie. E anche quando non producono effetti visibili, tingono di un nero indelebile quel mondo che ogni bimbo dovrebbe vedere a colori.
I crimini con cui la polizia lotta ogni giorno in difesa dei minori si chiamano abbandono, sfruttamento, accattonaggio, traffico di organi, lavoro minorile, abuso sessuale, sfruttamento della prostituzione, pedofilia. I dati della Criminalpol ne danno un’idea in cifre: nel 2003 le segnalazioni per violenza carnale su min

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01/03/2005