Giovanni Chiades*

Gente dura a Belluno

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Viaggio nella città dolomitica tra la semplicità degli abitanti e la mondanità dei vip a Cortina. Con un basso indice di criminalità

Gente dura a Belluno

Forse non hanno un senso dell’ironia dei più sviluppati. Forse si divertono meno degli altri, probabilmente lo fanno solo quando ne vale la pena. Forse parlano anche meno degli altri, soprattutto quando parlare non serve. Di sicuro è gente concreta, capace di misurare le azioni e di mantenere gli impegni. Gente che non ama le metafore e che porta dentro il senso del dovere e di un’onestà intransigente. Gente che pensa prima al lavoro e poi a tutto il resto. Gente dura quando la incontri, eppure capace di una umanità sorprendente, perchè sincera.
Sono i bellunesi, gli abitanti di una provincia grande nel territorio (è la più estesa del Veneto) e piccola nei numeri della popolazione, una provincia che soffre i limiti che le impone la natura – a cominciare dalla fragilità dei collegamenti e il conseguente isolamento – ma che sa anche trasformare quegli stessi limiti in risorse, ad esempio contenendo al massimo ogni possibile forma di infiltrazione che non sia utile al suo tessuto sociale e alla sua crescita.

Per questo, dunque, parlare di polizia, a Belluno, significa esprimere il concetto – prima ancora che di un’Amministrazione dello Stato – di qualche cosa che è intrinseca all’idea stessa di società, che sta al di qua della barricata, dalla nostra parte, dalla parte della gente e ...


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01/02/2005