Federico Cortesi*

Pisa, oltre la torre

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L’Università, le concerie, la Piaggio fanno di questa provincia un luogo vivace. L’impegno della questura contro prostituzione, stupefacenti, rapine e focolai di estremismo politico

Pisa, oltre la torre

Ricca di fermenti culturali, con una Università antichissima che conta 50 mila studenti iscritti e istituti superiori di fama mondiale come la “Scuola superiore normale” e il “Sant’Anna”, Pisa è anche al centro di un comprensorio industriale di grande rilievo che va da Pontedera, sede dello stabilimento Piaggio a Santa Croce sull’Arno, e a tutti i comuni limitrofi cosiddetti del “Cuoiopelli” per la tradizionale presenza delle più grosse concerie nazionali.
Poco incline ai riflettori, schivo, per niente disponibile a ricevere complimenti e lodi, il questore Massimo Mazza, da pochi mesi al vertice della questura di Pisa. Un funzionario di grande esperienza operativa che ha diretto le Squadre mobili di Bologna e di Milano e, per quattro anni, la Digos del capoluogo lombardo, acquisendo una professionalità specifica nel campo del terrorismo, che potrà risultare molto utile nel territorio pisano, spesso interessato, nel passato e nel presente, da fenomeni e aggregazioni di carattere estremistico e in alcuni casi eversivo.

Massimo Mazza non si attendeva, alla prima nomina, di ricevere il prestigioso incarico a Pisa, città vivace che sta scoprendo giorno per giorno accompagnato dall’inalterata passione di sempre per il suo lavoro. È ciò che emerge sin dal primo colloquio. La sua “fissazione”, per così dire, è

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01/01/2005