Giulia Bertagnolio

Casa, pericolosa casa

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In aumento le denunce per infortuni domestici. Due milioni le casalinghe assicurate

Casa, pericolosa casa

"I primi nemici delle donne non sono rughe e cellulite”. Lo afferma, alludendo al fenomeno degli incidenti domestici, uno degli slogan della campagna appena lanciata in Veneto: qui le sviste tra le quattro mura causano 700 decessi l’anno e un ricovero ospedaliero ogni dodici ore. Si tratta solo di una delle ultime iniziative del genere. Da quando infatti le statistiche hanno cominciato a portare alla luce le misure del problema, insospettabili fino a pochi anni fa, in tutta Italia sono partiti progetti, innovazioni legislative (in primis la legge 493/99 secondo la quale le attività domestiche sono un lavoro e come tale prevedono copertura assicurativa obbligatoria) e campagne di sensibilizzazione incentrate sulla sicurezza domestica. E siccome nonostante gli sforzi il numero d’infortuni casalinghi non si ferma, gli istituti di previdenza hanno iniziato a combattere il fenomeno in modo diversificato e sempre più deciso cercando non solo d’informare sui rischi ma anche di scalfire lo zoccolo duro del problema: le barriere di silenzio e riserbo che ognuno istintivamente innalza intorno alla propria dimensione privata. Perché se da un lato la casa è per tutti un nido caldo, un nascondiglio, un posto da cui si tende a lasciar fuori il mondo, dall’altro resta l’ambiente in cui da anni ci si fa più male.
I dati raccolti dall’Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza traducono il problema in numeri: l’anno scorso sono stati registrati 4 milioni e mezzo d’infortuni domestici, di cui ottomila mortali. La maggior parte delle vittime erano donne e anziani.
 Le statistiche
 elaborate dal Censis nel Primo rapporto annuale 2004 sul valore della sicurezza in Italia sottolineano che a livello numerico i danni creati nel 2003 dagli infortuni casalinghi sono stati quasi il triplo di quelli dovuti a sinistri stradali. E mettono in evidenza le situazioni più a rischio: rispetto al totale degli incidentati (e cioè quasi il ventotto per cento degli italiani) circa il quindici per cento si è ferito svolgendo mansioni domestiche, l’undici è caduto o scivolato accidentalmente, l’otto s’è ustionato e il 7,9 si è fatto male col bricolage. In testa alla top ten delle stanze più pericolose c’è la cucina, seguono soggiorno, balconi e bagni. 
I monitoraggi l ...


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01/01/2005