Mario Poltronieri

“Modelli” Schumi

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Anche i più piccoli possono correre in pista, senza rischi, con auto in scala radiocomandate per sperimentare velocità, carburazione e tenuta di strada

“Modelli” Schumi

Tempo di regali, tempo di videogiochi? Non solo: chi vuol vivere l’emozione e la tensione della corsa di auto, regolando l’assetto e pilotando un bolide, piccolo ma velocissimo, deve rivolgersi agli automodelli radiocomandati. È sempre – come con la consolle – un lavoro di pollici, ma con un campo di gara vero anche se in miniatura. Un’attività modellistica che ha conosciuto negli ultimi decenni una forte espansione – a fianco dello storico aeromodellismo – con tanto di campionati nazionali, europei e mondiali per le varie categorie. Recentissima è la disputa in Brasile del mondiale on-road 18 touring scoppio, che vuol dire modello con carrozzeria, leggerissima, che ripete le linee di una vettura da turismo con un telaio, motore a scoppio tutto con una proporzione di un ottavo rispetto alle dimensioni reali. È questa la componente che più affascina e avvicina alle corse vere. Nei modelli più evoluti ci sono le 4 ruote motrici, la trasmissione a cinghia o a cardano, i freni a disco, le gomme di mescola speciale. Ma prima di arrivare a questi sofisticati e costosi modelli è bene far pratica con modelli meno complicati a due ruote motrici, perché i comandi richiedono non solo sensibilità ma notevo ...


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01/12/2004