Rosanna Ferranti*

In viaggio con il pericolo

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Carico, viaggio e scarico di materiale rischioso. Le caratteristiche del trasporto. Cosa dice la normativa

In viaggio con il pericolo

Esplosivi, liquidi corrosivi, materiale fissile o radioattivo, rifiuti tossici, gas infiammabili, carburanti sono espressioni del linguaggio comune, che talvolta evocano scenari oscuri e suscitano pensieri preoccupati: in linguaggio giuridico sono le “merci pericolose”.
La “pericolosità” di tali materiali e sostanze, oltre a discendere dalle caratteristiche chimiche dei gas, dei liquidi e dei solidi che sono compresi nella definizione, è collegata ai rischi derivanti dal loro confezionamento, maneggio, carico e scarico dai mezzi di trasporto e trasferimento da un luogo all’altro, nonché dall’interazione con sostanze e materiali che, generalmente innocui (come, l’aria, l’acqua), scatenano reazioni dannosissime per le persone o l’ambiente.
Lo spostamento delle merci pericolose ha sempre costituito oggetto di grande attenzione da parte di tutti i soggetti istituzionali (Autorità provinciale di pubblica sicurezza, forze di polizia, Vigili del fuoco, personale delle Asl e degli enti proprietari o concessionari delle strade) che in varia misura devono intervenire in caso di eventi con presenza di veicoli che trasportano materiali classificati pericolosi al fine di attuare le misure di prevenzione e di contenimento dei danni previste per ciascun tipo di sostanza.

Un accordo mondiale
A livello mondiale, l’Accord dangereuses route (meglio conosciuto come Adr), accordo che regola i trasporti internazionali di merci pericolose su strada firmato a Ginevra il 30 settembre 1957 e depo

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01/12/2004