Fabrizio Carbone
Il senso della neve
Bella e necessaria, viene spesso associata a disagi e maltempo. Ma il vero problema è la sua progressiva diminuzione causata dal surriscaldamento dell’atmosfera
Eppure appena 40 anni fa nei primi giorni di novembre arrivavano puntuali le gelate. I boschi dell’alto Lazio si riempivano di beccacce, dal lungo becco e dal piumaggio di un mimetismo assoluto. Scendevano fino al Mediterraneo in migrazione dalla Siberia, dall’est Europa, e nel centro Italia si rifugiavano in massa nelle colline tra Oriolo Romano, Manziana e Blera.
“Ai morti, la neve negli orti” recitava un antico adagio che confermava appunto le gelate dei primi di novembre. La neve, allora, cadeva a sugellare l’inizio del cosiddetto tardo autunno. Oggi, è diventata invece un fenomeno meteorologico stravolto e sbandierato per avvalorare sensazionalismi che sono tipici di una informazione sempre strillata e mai seria. Si parla allora di neve per lanciare segnali di allarme da inverno “siberiano”, da freddo “polare”. Dando prova di mancanza di serietà parlando di eventi che devono i ...
01/12/2004