Giandomenico Protospataro*
L’illusione anti-multa
Dispositivi e trucchi per sfuggire agli autovelox: tra realtà e leggende metropolitane
Nell’eterna rivalità tra trasgressori e controllori un ruolo chiave gioca oggi la tecnologia che è utilizzata dalla polizia stradale per accertare le violazioni in modo automatico e dagli utenti per cercare di scoprire in anticipo dove questi rilevamenti elettronici sono compiuti.
Da qualche tempo hanno fatto la loro apparizione sistemi più o meno artigianali per cercare di evitare l’accertamento dell’eccesso di velocità da parte di dispositivi elettronici di controllo (definiti autovelox, dal nome dall’apparecchio più diffuso in Italia) utilizzati dalle forze di polizia.
Per coronare l’insano desiderio di scorrazzare sulle strade senza essere “molestati da odiosi pattuglianti e dai loro infernali macchinari”, si è disposti anche a prestare fede a messaggi pubblicitari ingannevoli o alimentare vere e proprie leggende metropolitane. Quanto alle seconde, ha fatto il giro del mondo la notizia che alcuni telefoni cellulari potevano essere utilizzati per scoprire la posizione dei misuratori di velocità della p