Domenico Vulpiani*

I custodi della Rete

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Crimini nel web e rischio di sabotaggio di banche dati essenziali. Verso una specifica sala operativa

I custodi della Rete

L’11 settembre 2001 il mondo si è unito nel dolore per la scomparsa delle migliaia di persone rimaste schiacciate sotto il peso del cemento e delle lamiere delle due Torri Gemelle. L’enorme mole di macerie coinvolse un’area vasta molte centinaia di metri, comportando il danneggiamento e in molti casi la distruzione di siti che, insieme alle Torri Gemelle, gestivano i gangli di arterie telematiche e di banche dati di importanza fondamentale per gli Usa e per tutto il mondo occidentale. Ci si rese subito conto che i terroristi oltre a uccidere vite umane avevano raggiunto il loro scopo primario: colpire il cuore vitale del sistema economico americano. La borsa, le comunicazioni, le transazioni finanziarie, banche, grandi compagnie, tutto era stato portato al silenzio. Mancava la possibilità sia di intercomunicazione tra i vari sistemi attraverso Internet, che di gestire i propri dati.
Internet era stata seriamente minata attraverso un intervento fisico, questa

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01/04/2004