Loredana Lutta

Proiettili elettroshock

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Proiettili elettroshock

Le pistole elettroshock diventano sempre più popolari tra i malviventi del Regno Unito. Lo afferma il Ncis (National criminal intelligence service), l’agenzia britannica che raccoglie informazioni sulla criminalità organizzata. Un suo recente rapporto ha rilevato una tendenza che sembrava aver preso piede finora solo in America.
Le pistole elettroshock, la più famosa delle quali è la Taser, non sparano proiettili ma due dardi che in un raggio di cinque, massimo sei metri con una scarica elettrica di 50 mila volt (ma ce ne sono con voltaggi superiori) stordiscono il bersaglio neutralizzandolo. Possono avere gravi conseguenze solo in casi particolari, se a essere colpito è un cardiopatico o una donna incinta, o se le freccette colpiscono gli occhi, con il rischio di cecità. Normalmente quindi, senza perdere in efficacia non lasciano ferite o segni e, benché illegali, sono facilmente acquistabili via Internet. Se a farle preferire alle armi da fuoco classiche tutto questo non bastasse c’è da aggiungere che nel caso di una pistola elettroshock la pena eventuale è sempre più mite. Ciò ha contribuito al loro successo soprattu

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01/02/2004