Antonella Fabiani
A ciascuno la sua aria
Dopo il caldo torrido della scorsa estate è scoppiata la mania del condizionatore. Ma esistono altri modi per rinfrescarsi
Grazie a un condizionatore l’affascinante Marylin Monroe (nel film Quando la moglie è in vacanza di Billy Wilder) per sfuggire al caldo torrido di agosto si intrufolava in un appartamento, sconvolgendo la vita di un uomo di mezza età, rimasto momentaneamente scapolo. Era la metà degli anni Cinquanta e l’aria condizionata nel nostro Paese era sconosciuta. Dovrà passare ancora tempo prima di poter godere di questa invenzione creata nel 1902 da un americano, l’ingegner Willis Carrier, che mise a punto un sistema per controllare il livello di umidità dell’aria in una tipografia di Brooklyn. La climatizzazione è diventata oggi un elemento irrinunciabile di benessere nella vita quotidiana: lavoro, in macchina, a casa. Il caldo record della scorsa estate, (c’è stato un aumento del 36 per cento della mortalità rispetto al 2002 soprattutto degli anziani), ha fatto scattare una vera e propria corsa all’acquisto di climatizzatori che è continuata per tutto l’inverno e questa primavera. E se i metereologi non prevedono ondate di calore come quelle dello scorso anno, rimane il rischio black-out per tre settimane, tra luglio e agosto, secondo le indicazioni del presidente del Grtn (Gestore rete trasmissione nazionale). Un’ulteriore estate “calda” da un punto di vista dei consumi energetici aggraverebbe anche i costi, oltre a incidere sull’equilibrio ambientale. Consumare più energia significa provocare un aumento dell’emissione di Co2 nell’aria e far salire la temperatura della terra che porta ad altro caldo e alla richiesta di altri condizionatori per rinfrescare l’aria, e così via in un circolo che appare vizioso. L'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha di recente segnalato al Governo possibili interventi per ridurre eventuali rischi di black-out come l'attuazione immediata della Direttiva comunitaria sull'etichettattura energetica dei condizionatori ma anche forme di incentivazione fiscale per le tecnologie più efficienti, l'acquisto di apparecchi elettrici migliori e la “rottamazione” dei condizionatori troppo vecchi. Le soluzioni vengono dalla ricerca tecnologica ma anche la costruzione degli edifici ha la sua importanza: la bioarchitettura o architettura bioclimatica propone delle soluzioni che possono contribuire a un minore consumo di energia elettrica e a migliorare l’aria che respiriamo.
Tutti pazzi per l’aria condizionata
Per ora la vendita dei condizionatori registra un’impennata e prolificano gli spot che promettono fresco a poco prezzo: molti i modelli di impianti sul mercat