Mario Poltronieri

A cielo aperto

CONDIVIDI

Moltissimi i modelli di autovetture senza tetto proposti da varie case produttrici. Versioni per tutte le tasche e per tutte le stagioni

A cielo aperto

Nel mondo dell’auto c’è un acronimo che identifica il coupé-cabriolet: CC. L’ultima, geniale intuizione delle case costruttrici per ampliare sensibilmente una nicchia di mercato finora elitaria non tanto o non solo per il prezzo, superiore alla corrispettiva berlina, quanto per il fastidio di dover chiudere o alzare la capote in funzione del tempo e per la sensazione dei più, che una vettura scoperta col tetto in tela non sia, ancor oggi, altrettanto comoda d’inverno. Ebbene con la soluzione del tetto retrattile, spesso metallico, a comando elettroidraulico, quindi senza fatica e senza impegno, si è offerta la possibilità di avere una vettura realmente bivalente nell’arco dell’intero anno. La prima coupé-spider di successo è stata la Mercedes SLK, lanciata nel 1996, ma la prima marca che introdusse nella propria gamma una vettura di questo tipo fu, nientemeno che nel 1935, la Peugeot con il modello Eclipse ...


Consultazione dell'intero articolo riservata agli abbonati

01/08/2004