di Paola Madonna

Big data e sicurezza

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GERMANIA. Uno degli ultimi successi investigativi dell’Ufficio di polizia criminale dell’Assia (LKA) è stata la cattura di un militante dei Reichsbürger, l’organizzazione eversiva che rifiuta il sistema democratico e la Costituzione tedesca. In un ambiente estremamente difficile da penetrare, fatto di dissimulazioni e coperture, gli investigatori sono riusciti a risalire al sospetto grazie all’analisi automatizzata dei dati, rintracciando un numero di telefono fornito in passato in occasione di un incidente stradale. L’Assia dispone di Hessendata, una piattaforma che utilizza il software Gotham adottato da diverse forze dell’ordine e agenzie d’intelligence statunitensi, prodotto dalla Palantir, azienda americana specializzata nell’analisi dei big data. Software di ultima generazione è in grado di mettere in relazione tutti i dati inseriti, individuando collegamenti rilevanti da sottoporre al vaglio degli investigatori: una soluzione ibrida, che prevede la collaborazione tra gli analisti e la macchina, estremamente efficace per esplorare ipotesi insospettate e far emergere connessioni e schemi criminali. Ad esempio, nell’indagine sugli attacchi esplosivi contro gli sportelli bancomat – fenomeno diffuso a livello nazionale in Germania – non si trattava solo di identificare gli autori di una singola esplosione, quanto comprendere lo schema adottato dai criminali: in quel caso Hessendata ha contribuito a rimettere insieme i pezzi del puzzle, perché, come ha sottolineato il ministro dell’Interno dell’Assia, “a volte sono i tasselli più piccoli a f

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06/02/2023