di Valentina Pistillo

Operazione San Pietro

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Ai funerali di Benedetto XVI l’imponente dispositivo della questura di Roma, in sinergia con le altre forze dell’ordine, ha blindato la Capitale per garantire in sicurezza l’ultimo saluto al Papa emerito

san pietro

In una Roma insolitamente avvolta nella nebbia, quasi a sottolineare la giornata funesta, folle di pellegrini, turisti in vacanza, boy scout, colf e badanti straniere, suore con il rosario in mano, crocerossine in divisa, sacerdoti, delegazioni da tutto il mondo e persino la banda musicale con i colori e i vessilli della Baviera hanno sfilato a Piazza San Pietro per l’ultimo saluto al Papa emerito Benedetto XVI. Un evento di risonanza mondiale, gestito al meglio grazie alle donne e agli uomini della Polizia di Stato, verificatosi in un periodo “caldo” come quello del conflitto ancora in corso tra Ucraina e Russia, delle proteste in Iran contro il regime violento degli Ayatollah e della recrudescenza del Covid soprattutto in Cina. Per l’affluenza particolarmente massiccia in città a inizio 2023 si è messa in moto una macchina della sicurezza imponente, coordinata con successo dal prefetto Bruno Frattasi, dal neo questore di Roma Carmine Belfiore e dai suoi collaboratori. Poliziamoderna ha incontrato il capo di Gabinetto della questura capitolina, Giuseppe Rubino, che ha spiegato le strategie messe in campo in quei giorni concitati: «Abbiamo seguito il modello di gestione dei grandi eventi, a causa della folla di fedeli accorsi, nonostante si trattasse del Papa emerito e non di quello attualmente in carica. Come per i c

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03/02/2023