A cura di Valentina Pistillo

Istituzioni: tra etica e codice penale

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News 2 2018

«Il peccato originale di un certo modo di interpretare il ruolo di chi esercita un servizio pubblico è quello di dimenticare la dimensione del servizio, per limitarsi invece a esercitare un potere». Ha esordito così il capo della Polizia Franco Gabrielli, al museo Borgogna di Vercelli, durante il seminario sul tema “Favoritismi, infedeltà e abusi nell’esercizio delle funzioni della Polizia di Stato tra Etica e Codice Penale”. Il seminario, organizzato dalla questura di Vercelli, in collaborazione con l’Area di ricerca di Etica pubblica della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, ha illustrato una panoramica dei delitti contro la pubblica amministrazione: si è parlato, infatti, di quali siano i limiti concessi ai poteri dei funzionari della Polizia di Stato nell’esercizio delle loro quotidiane attività. Nelle quattro giornate formative è stato approfondito anche il divieto di tortura e di trattamenti o punizioni inumani e degradanti nel diritto internazionale e penale. 


TERRORISMO
A Cosenza il Pin’s, Pre attack indicators

Saper individuare i dettagli di un imminente attacco e pericolo. Questo è Pin’s: un modello formativo nuovo per le forze dell’ordine, legato alla psicologia, alla sociologia, alle tecnologie più sofisticate e alla realtà virtuale. Presso l’Aula magna “B. Andreatta” dell’università della Calabria, il prefetto Vittorio Rizzi, a capo della Direzione centrale anticrimine, ha illustrato, in collaborazione con la questura, il progetto del Dipartimento della ps: «Un docufilm di poco più di mezz’ora – ha spiegato Rizzi alla presenza del questore Giancarlo Conticchio e di docenti universitari – nel quale si analizza la comunicazione non verbale,dal punto di vista della neurolinguistica, cercando di esaminare tutte quelle condotte e quei comportamenti che possono essere predittivi di un pericolo imminente». Al convegno si è parlato di conoscenza, consapevolezza, emozioni e intuito: «sono esattamente l’asse portante del lavoro degli operatori di polizia, incentrato sulla reattività – ha affermato il prefetto – cioè la velocità con la quale noi dobbiamo saper percepire un pericolo, velocità legata a un altro elemento, quello della comprensione di questo segnale».

Lo studio delle reazioni altrui nel linguaggio non verbale e le emozioni sono il tema centrale del modello didattico elaborato nel Pin’s. «La lingua italiana è straordinaria – continua Rizzi – riesce a utilizzare due distinti verbi: guardare e vedere. Il primo non prevede una partecipazione sensoriale, ma il secondo riguarda anche un coinvolgimento emotivo della persona: è questo a cui deve rifarsi l’operatore di polizia nella sua attività quotidiana di controllo del territorio».

Roberto Donini


ONORIFICENZE
Gabrielli cittadino di Cingoli

Il capo della Polizia, Franco Gabrielli, ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Cingoli, in provincia di Macerata. «È un gioiello d’Italia ricco di storia e tradizione – ha spiegato durante la cerimonia di onorificenza – e sono orgoglioso di far parte di un territorio che purtroppo negli ultimi anni ha avuto tanti problemi dal punto di vista idrogeologico e sismico». Nella motivazione si legge come il prefetto Gabrielli “interpreta nobilmente la lealtà della cooperazione tra istituzioni”. Subito dopo, il capo della Polizia ha incontrato, al Teatro Farnese, gli studenti dell’istituto alberghiero Varnelli e del liceo classico Leopardi: «Il mio sogno era quello di diventare professore di matematica ma a scuola incontrai un docente che mi fece quasi odiare la materia – ha affermato Gabrielli scherzando con gli studenti – qualunque sia il vostro sogno, sappiate affrontate le difficoltà che incontrerete nella vostra vita».

Luca Scognamillo


MEMORIA
Per non dimenticare Antonio

«La storia non la fanno gli eroi ma i cittadini comuni». Ha pronunciato queste parole il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, alla cerimonia di intitolazione del Centro polivalente sportivo ad Antonio Montinaro, caposcorta del giudice Giovanni Falcone, morto a soli 29 anni nella strage di Capaci del 1992. All’evento era presente, oltre ai familiari del poliziotto,il capo della Polizia Franco Gabrielli. Il Centro, costruito a ridosso di quartieri difficili del capoluogo salentino, intende offrire un’opportunità di crescita a molti ragazzi, attraverso i valori e le regole dello sport. Tina, la vedova Montinaro, rimasta sola con due figli piccoli non si è mai arresa e ha avuto la forza di reagire, rivendicando il diritto di vivere in una società libera dalle mafie. Da circa un anno è in giro per l’Italia a parlare di Antonio, con l’iniziativa “La memoria in marcia”, realizzata in collaborazione con la Polizia di Stato. Nell’ambito di tale iniziativa, la “Quarto Savona Quindici”, i resti dell’autovettura su cui viaggiava suo marito e gli altri uomini della scorta, sta attraversando la Penisola per rendere omaggio alla memoria dei poliziotti uccisi. Il 24 gennaio ha fatto tappa anche a Roma alla Galleria Colonna.


NUOVE MAFIE
Operazione "China Truck"

A Prato la mafia parla mandarino. La lunga indagine, condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Firenze, lo Sco, il Servizio centrale operativo e la Mobile di Prato, ha portato all’arresto di 33 persone tra Italia, Francia e Spagna, con l’operazione China Truck. L’inchiesta conferma il ruolo sempre più forte della criminalità cinese, proprio a partire dal polo tessile di Prato, culla della contraffazione di prodotti griffati, che gestiva affari milionari grazie allo spaccio di droga, sfruttamento della prostituzione, bische clandestine, usura ed estorsioni. La Dda ha segnalato anche l’incremento del traffico di sostanze stupefacenti, in particolare dei metanfetaminici, che ha avuto un’impennata nella comunità pratese, grazie al collegamento della mafia cinese con quella filippina, che si sta avvicinando per la prima volta all’attività di spaccio. Sullo sfondo, una guerra fra bande cinesi per il controllo delle attività illecite. Tra gli arrestati anche il boss Zhang Naizong, 58 anni, residente a Roma, che con le violenze e le intimidazioni minacciava le ditte di trasporti e dirigeva il commercio in Italia e in mezza Europa. A seguito dell’operazione sono stati disposti sequestri preventivi per circa 60 milioni di euro.
 

06/02/2018