Luca Scognamillo

Il Capo e il Generale

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Dozier

Trentacinque anni fa il generale americano James Lee Dozier veniva rapito dalle Brigate Rosse e successivamente liberato grazie ad una brillante operazione della Polizia di Stato. La riconoscenza del generale è stata sempre grande e si è rinnovata anche quest’anno con un incontro caloroso e sentito con il Capo della Polizia, prefetto Franco Gabrielli, negli uffici del Viminale. Il militare statunitense, oggi ultra ottantenne, all’epoca era a capo dei servizi logistici e amministrativi della Nato in Italia e fu rapito il 17 dicembre 1981 da un commando delle Brigate Rosse, composto da quattro terroristi travestiti da idraulici, nel suo appartamento di Verona. Le attività investigative per giungere alla individuazione del covo si conclusero appena un mese dopo, il 28 gennaio del 1982, quando con azione fulminea, durata 90 secondi, una squadra di dodici agenti del Nucleo operativo centrale di sicurezza (Nocs) della Polizia di Stato, irruppero in un appartamento, in Via Pindemonte, a Padova liberando il generale. I componenti del team protagonisti del blitz furono insigniti allora della Medaglia d'argento dal governo degli Stati Uniti d'America.

Nel corso dell’incontro l'ex ufficiale statunitense, accompagnato dalla moglie, ha ripercorso quegli eventi, ribadendo più volte la sua gratitudine alla Polizia di Stato. Tale affetto e vicinanza sono stati costantemente manifestati dal generale nel corso di questi anni, durante le sue periodiche  visite ai Reparti Speciali della Polizia di Stato presso la cui sede, significativamente, ha voluto festeggiare il suo 84° compleanno, nel 2014.

09/11/2016