Mauro Valeri
Cambio di Dna
Il report Europol sulle nuove minacce della criminalità organizzata nell’Unione europea
1. Eu-Socta
Tra le tante attività svolte da Europol nella sua sede de L’Aia, nei Paesi Bassi, centrale è quella degli analisti criminali che, realizzata in stretta collaborazione con i colleghi degli uffici di law enforcement degli Stati membri, permette di offrire uno scenario completo sullo stato di specifici fenomeni criminali. Il frutto principale di queste analisi è rappresentato dall’Eu-Socta (Eu serious and organised crime threat assessment), report prodotto ogni 4 anni che evidenzia il livello della minaccia rappresentata dalla criminalità organizzata e dalle forme gravi di criminalità nell’Ue e che contribuisce a determinare le decisioni del Consiglio europeo sulle priorità da seguire nella lotta contro queste. Le priorità evidenziate guidano, per i successivi 4 anni, l’attività operativa svolta nell’ambito di Empact, piattaforma multidisciplinare europea contro le minacce criminali, che riunisce al suo interno le forze dell’ordine degli Stati Membri, Europol e una vasta gamma di partner multidisciplinari. Più concretamente, Empact traduce gli obiettivi strategici a livello europeo in azioni operative concrete contro il crimine grave e organizzato. Le minacce evidenziate nel Socta di quest’anno saranno, quindi, oggetto di specifiche azioni di contrasto, messe in atto da Europol e dalle forze di polizia nazionali, nel prossimo quadriennio.
2. Minacce crescenti
Durante la conferenza stampa di lancio dell’Eu-Socta, tenutasi nel quartier generale dell’Agenzia europea, il direttore esecutivo di Europol, Catherine De Bolle, ha evidenziato la crescente pericolosità della criminalità: «L’attività della criminalità organizzata non sta diminuendo, ma aumentando. Questa si muove attraverso le autostrade digitali, si infiltra nelle nostre economie e istituzioni, si adatta più rapidamente di quanto abbiamo mai visto prima. E non è solo una sfida per le forze dell’ordine, ma una minaccia diretta per la nostra economia, le nostre società e il nostro futuro. La criminalità grave e organizzata non è solo pervasiva, sta anche subendo una trasformazione fondamentale, il suo Dna sta cambiando. Vanno sottolineati tre aspetti. Primo, la criminalità sta diventando più destabilizzante. Corrode le strutture politiche, economiche e sociali che tengono insieme le nostre società. Genera denaro illecito che alimenta la violenza e amplia la corruzione. Inoltre, la criminalità organizzata non è focalizzata più solo sul guadagno economico: stiamo infatti osservando una crescente collaborazione tra reti criminali e attori che orchestrano minacce ibride, sfruttando le tensioni geopolitiche e minando le nostre istituzioni. La linea tra crimine motivato dal profitto e attività politicamente motivate è sempre più sfocata. Secondo, la criminalità si alimenta sempre più online. Internet non è solo uno strumento per i criminali, è ormai il principale teatro operativo. Terzo, ed è forse l’elemento più allarmante, il crimine è accelerato dall’Intelligenza artificiale e dalle tecnologie emergenti. È una corsa tra chi sfrutta la tecnologia per il crimine – rendendolo più veloce, sofisticato e invisibile – e chi la utilizza per combatterlo. Le forze dell’ordine devono restare un passo avanti. Europol è al centro di questo sforzo, fornendo intelligence, competenze e supporto operativo agli Stati membri. Ma le forze dell’ordine da sole non possono vincere questa battaglia. Per fare questo dobbiamo rafforzare la cooperazione internazionale e lo scambio di informazioni, sfruttare le tecnologie emergenti per contrastare la criminalità alimentata dall’Ia e dalla Rete, costruire partnership pubblico-private più solide, investire nelle capacità delle forze dell’ordine per stare al passo con l’innovazione e promuovere la resilienza sociale, fornendo a cittadini e imprese gli strumenti per proteggersi».
Il rapporto evidenzia come il Dna delle organizzazioni criminali stia cambiando e sia in continua evoluzione: svincolate dalle strutture tradizionali, si muovono oggi agevolmente in un mondo plasmato dal clima di instabilità globale, dalla digitalizzazione e dalle tecnologie emergenti. Dal rapporto emerge, inoltre, che l’Intelligenza artificiale (Ia) sta profondamente trasformando la criminalità organizzata, con i criminali che la utilizzano per automatizzare e rendere più efficienti le operazioni, rendendole più difficili da rilevare da parte delle forze dell’ordine. L’Ia rende più facile per i criminali creare messaggi multilingue, malware avanzati, e anche materiale di abuso sessuale minorile. Le tecnologie come i deepfake e la clonazione vocale basata su Ia permettono frodi, estorsioni e furto d’identità; c’è poi da considerare che gli strumenti basati su Ia sono facilmente accessibili, anche senza il possesso di competenze tecniche specifiche. Inoltre, la tecnologia blockchain e le criptovalute sono utilizzate per facilitare pagamenti e riciclare proventi illeciti, ampliando la portata del crimine digitale a settori tradizionali come il traffico di droga e quello di esseri umani. Le finanze illecite e il riciclaggio di denaro sono infatti facilitate da tecnologie come la blockchain, creando un sistema finanziario parallelo difficile da interrompere. Parallelamente, stanno aumentando i crimini legati al furto delle criptovalute.
Le reti criminali usano la crittografia per proteggere le loro comunicazioni e sfuggire alle forze dell’ordine, abusando di piattaforme legittime come i servizi di messaggistica criptata. I criminali creano anche piattaforme appositamente progettate per attività illecite, come EncroChat, per coordinare le operazioni senza rischiare intercettazioni. I dati digitali stessi sono diventati un obiettivo, rubati ed estorti con attacchi di tipo ransomware e phishing, merce preziosa nel mercato criminale e sfruttata per una vasta gamma di attività illecite.
I criminali di oggi utilizzano strumenti come la videosorveglianza Cctv, i chip, i droni, il Gps e la stampa 3D a loro favore. Con gli sviluppi nel calcolo quantistico, nel metaverso, nel 6G, nei sistemi senza pilota e nelle interfacce cervello-computer, i livelli già elevati di anonimato, velocità e sofisticazione attualmente dimostrati dalle reti criminali sono destinati ad aumentare in futuro.
La corruzione è profondamente radicata nel Dna della criminalità: fa eludere l’applicazione della legge, ottenere influenza economica o politica, facilita le operazioni criminali e mina la fiducia nel settore pubblico o nelle forze dell’ordine. Sebbene fondata su meccanismi ben noti, la corruzione si è adattata all’era digitale: oggi i criminali “mirano” sempre più a raggiungere individui con accesso a sistemi digitali determinanti e utilizzano il reclutamento digitale per espandere la loro portata. Inoltre, il personale corrotto nelle istituzioni finanziarie può agevolare il riciclaggio di denaro facendo così in modo che i beni criminali siano integrati nell’economia legale. Il denaro contante è ancora un elemento prominente nei sistemi di riciclaggio di denaro. I criminali spesso utilizzano attività commerciali ad alta intensità di contante, come ristoranti, alberghi e autolavaggi, per mescolare i fondi illeciti con il reddito legittimo dell’attività. La crescente digitalizzazione dei sistemi finanziari, unita alle tecnologie emergenti, ha però significativamente aumentato la minaccia del riciclaggio di denaro. Le criptovalute, le piattaform