a cura di Mauro Valeri
In nome della Legge
CASSAZIONE PENALE
Abrogazione del delitto di abuso di ufficio – Revoca della sentenza di condanna per il delitto di traffico di influenze illecite rispetto al quale si sia ritenuto, in fase di cognizione, che l’illiceità dell’interferenza derivasse dalla sua finalizzazione alla realizzazione del delitto di abuso di ufficio – Possibilità – Esclusione – Limiti
La Prima Sezione penale, in tema di delitti contro la pubblica amministrazione, ha affermato che, a seguito dell’abrogazione del delitto di abuso d’ufficio, non è suscettibile di revoca, ex art. 673 cpp, la sentenza di condanna per il delitto di traffico di influenze illecite, con riguardo al quale il giudice della cognizione abbia ritenuto che l’illiceità dell’interferenza derivasse dalla sua finalizzazione alla realizzazione del delitto di abuso di ufficio, nel caso in cui la condotta cui l’interferenza era finalizzata conservi disvalore penale a norma dell’art. 314 bis cp, introdotto dall’art. 9 dl 4 luglio 2024, n. 92, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 agosto 2024, n. 112.
(Sez. I – 7 febbraio 2025 n. 5041)
Espulsione – Causa ostativa costituita dal necessario rispetto del diritto alla vita privata e familiare dell’interessato – Sussistenza – Intervenuta abrogazione dell’art. 19, comma 1.1, terzo e quarto periodo, dlgs n. 286 del 1998 – Irrilevanza
Anche a seguito dell’intervenuta abrogazione del terzo e quarto periodo del comma 1.1 dell’art. 19 dlgs 25 luglio 1998, n. 286, l’espulsione dello straniero a titolo di sanzione alternativa alla detenzione, prevista dall’art. 16, comma 5, dlgs. citato, non può essere disposta quando la misura si risolva in un’ingerenza nella vita privata e familiare dell’interessato, vietata dall’art. 8 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, come interpretato dalla Corte Edu.
(Sez. I – 26 novembre 2024 n. 43082)
Diffamazione – Commessa in danno di più persone attraverso una trasmissione televisiva – Aggravata dall’attribuzione alle stesse di un fatto determinato – Competenza territoriale per connessione – Determinazione
La Quinta Sezione penale, in tema di diffamazione, ha stabilito, in un caso in cui il delitto era stato commesso, attraverso una trasmissione televisiva, in danno di più persone e risultava aggravato dall’attribuzione alle stesse di un fatto determinato, che la competenza territoriale per connessione deve essere determinata in base al criterio suppletivo previsto dall’art. 9, comma 1, cpp.
(Sez. V – 14 novembre 2024 n