Susanna Carraro e Paola Madonna

Il nuovo volto dell’Fbi

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dalm 06-25

Stati Uniti
La riorganizzazione dell’Fbi, annunciata da tempo, sta finalmente prendendo forma: il nuovo direttore, Kash Patel, si appresta ad apportare cambiamenti significativi alla struttura organizzativa dell’agenzia. L’ultima ampia ristrutturazione del Bureau risale al periodo successivo all’11 settembre 2001, quando si rese necessario rafforzare la raccolta e l’analisi dei dati e migliorare la collaborazione con la Cia e le altre agenzie di intelligence, con l’obiettivo di concentrare l’attenzione sulla lotta al terrorismo. Il piano Patel prevede di decentralizzare la struttura di comando e dividere il Bureau in tre regioni: orientale, occidentale e centrale. Ciò significa che gli agenti di grado apicale dei 52 uffici sul territorio non risponderanno più al vicedirettore di Washington, bensì a uno dei tre direttori a capo delle tre regioni. La situazione degli uffici più grandi – New York, Washington e Los Angeles – rimarrà invariata. Non si tratta di modifiche inaspettate, dato che Patel si era già mosso per ridurre il numero di dipendenti dell’Fbi che lavorano presso la sede centrale e trasferirli in uffici distaccati in tutto il Paese. Come ha detto più volte, il suo obiettivo è dare nuovo slancio ai tradizionali compiti dell’Fbi di lotta alla criminalità, anziché al lavoro di raccolta di informazioni che ne ha caratterizzato il mandato negli ultimi due decenni per il proliferare delle minacce alla sicurezza nazionale. La rapida decisione di modificare la gerarchia dell’Fbi, compresa l’eliminazione de

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06/06/2025