Susanna Carraro e Paola madonna

IA e intelligence

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dalm 5-25

Stati Uniti
Lo sviluppo dell’intelligenza artificiale (IA) e delle sue possibili applicazioni è uno degli obiettivi prioritari dell’agenzia di intelligence statunitense. L’IA è destinata a ridisegnare il mondo dell’intelligence e alla Cia ne sono ben consapevoli. L’agenzia, infatti, sta investendo molto su questa tecnologia, non solo per migliorare gli strumenti a disposizione dei suoi analisti e agenti, ma anche per comprendere meglio i progressi tecnici degli avversari. Il New York Times svela alcuni dettagli di un progetto avveniristico, sviluppato negli ultimi due anni: si tratta di una piattaforma basata sull’IA che permette agli analisti di dialogare con versioni virtuali di presidenti e primi ministri, grazie all’utilizzo di modelli linguistici avanzati che alimentano i chatbot addestrati su valanghe di dati open source e informazioni di intelligence raccolte dall’agenzia. Uno strumento che rappresenta una nuova frontiera nell’analisi comportamentale: l’IA potenzia la capacità degli analisti della Cia di tracciare un profilo dei leader mondiali nel modo più accurato possibile e di effettuare sofisticate simulazioni interattive. Diventa così più facile prevedere i comportamenti ed esplorare ogni nuovo possibile scenario, per scegliere le strategie più efficaci in base alla probabilità che un leader reagisca in un modo o nell’altro. Naturalmente, i dettagli sul funzionamento del sistema restano riservati, vista l’attività dell’Agenzia; quello che si sa è che il progetto dell’av

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06/05/2025