Mauro Valeri

Gravi minacce

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Il report di Europol sulle caratteristiche delle reti criminali più pericolose attive nell’Unione

est 02-25

Quella dell’analisi criminale è una delle attività principali di Europol. Analisi che sono frutto della stretta collaborazione tra gli esperti dell’Agenzia europea e quelli degli uffici di law enforcement degli Stati membri e che offrono un dettagliato scenario sullo stato di specifici fenomeni criminali. Nel report oggetto del nostro approfondimento vengono analizzate, invece, le organizzazioni criminali operanti nell’Unione europea per evidenziare gli elementi che accomunano le più pericolose tra queste. A introdurlo è il direttore esecutivo di Europol, Catherine De Bolle: «I risultati rappresentano lo studio contemporaneo più dettagliato mai realizzato dalla comunità delle forze dell’ordine europee sulle reti criminali più minacciose. Tutti gli Stati membri dell’Ue e diversi Paesi partner di Europol hanno contribuito fornendo informazioni di intelligence. I dati forniti sono stati raccolti seguendo una metodologia dedicata e un insieme di indicatori comuni concordati con Europol. Questo ha permesso a Europol di individuare le 821 reti criminali più minacciose operanti nell’Ue. I loro 25mila membri commettono crimini a scopo di lucro e sono capaci di operare simultaneamente in più Paesi, influenzando la vita di milioni di cittadini europei. Ognuna delle 821 reti criminali identificate è unica: variano infatti per composizione, struttura, attività, controllo territoriale, longevità, modalità di cooperazione e dimensioni. Questa analisi pone le basi per contrastarne e interromperne le operazioni, obiettivo che può essere raggiunto solo attraverso una cultura di cooperazione tra le forze di polizia in Europa e oltre». 

Tratti comuni
I principali tratti comuni delle 821 organizzazioni criminali sono indicati da 4 lettere, A, B, C, D che costituiscono le iniziali della caratteristica che le lega: 

> Agile (agili). Le reti criminali che pongono le minacce più gravi danno prova di notevole agilità. Sono in grado di sfruttare con grande inventiva le opportunità offerte dalle attività legali, ad esempio utilizzando o aprendo strutture imprenditoriali legali per facilitare o celare attività criminali e riciclare proventi illeciti. Utilizzano metodi come la corruzione per ottenere informazioni sulle indagini da parte delle autorità di contrasto o per influenzare i procedimenti giudiziari. Grazie a queste strategie di crescita e sopravvivenza, molte delle reti criminali che pongono le minacce più gravi sono in grado di mantenere intatti il loro potere e la loro influenza per periodi di tempo molto lunghi, a volte anche più di un decennio, dato che caratterizza il 34% di queste. L’agilità si riferisce anche alla capacità di utilizzare nuove tecnologie. Gli strumenti e le competenze messi in campo sono di alto livello anche se ci sono casi nei quali flessibilità e ingegno rimangono gli elementi più importanti per raggiungere gli obiettivi criminali prefissati.

> Borderless (senza confini). Conducono operazioni criminali indipendentemente dalle frontiere, estendendo la propria attività su diversi Paesi. In genere però mantengono un “orientamento geografico” poiché meno del 25% opera in più di 7 Paesi mentre le restanti sono presenti in un numero di Paesi che va da 2 a 7.

> Controlling (che esercitano un controllo). Mantengono un forte controllo sulle proprie operazioni, sulle quali si concentrano. Tendono a specializzarsi in un’attività criminale principale (82%), considerato che le reti “policriminali” vere e proprie sono l’eccezione piuttosto che la regola (18%). Sono caratterizzate da una forte leadership che segue le operazioni da vicino, pur potendo anche mantenere il comando e il controllo a distanza da località sparse in tutto il mondo. I capi dell’82 % delle reti criminali che pongono le minacce più gravi risiede o nel Paese principale di attività o in quello di origine dei membri chiave. Guidate in modo deciso, le reti operano spesso in modo indipendente e tendono a mantenere il pieno controllo delle proprie attività, comprese quelle essenziali di sostegno come il riciclaggio dei proventi illeciti. Quando cooperano, la collaborazione ha luogo sotto forma di partenariati equilibrati e paritari.

> Destructive (distruttive). Arrecano notevole pregiudizio alla sicurezza interna, allo Stato di diritto e all’economia dell’Ue. La metà delle organizzazioni che pongono le minacce più gravi è coinvolta nel traffi-

co di droga quale principale attività. Non si limitano a operare in un mondo criminale sommerso e isolato, ma hanno un impatto diretto sulla vita dei cittadini dell’Ue. Tra gli esempi figurano l’aumento della violenza e degli scontri legati al traffico di droga nelle strade di molte città dell’Ue, lo sfruttamento di giovani e altre fasce di popolazione vulnerabili nella criminalità organizzata e la vittimizzazione di molte persone in reati come la tratta di esseri umani o la frode. Gravi le ripercussioni sociali legate alla loro influenza e al loro potere: i cittadini spesso temono le conseguenze delle denunce a carico della criminalità organizzata e si sentono costretti a piegarsi. 

Nel frattempo, le reti criminali continuano ad accumulare proventi illeciti e a investirli ulteriormente in attività sia criminali sia legali.

Fattori di coesione
La coesione di una rete criminale può basarsi su uno o più fattori: una comune area regionale di attività, una nazionalità condivisa, un’origine o un background culturale comune, una lingua comune, legami familiari o l’appartenenza a una sottocultura o a un’organizzazione. Una maggiore coesione rende le reti criminali più agili e resilienti. La coesione è ulteriormente rafforzata e guidata dalla presenza di una leadership forte.

La maggior parte di queste reti è altamente diversificata in termini di composizione per nazionalità: il 68% di queste include membri di nazionalità diverse, da 2 a 10 e talvolta anche di più. La maggior parte delle reti criminali è composta sia da cittadini dell’Ue sia da cittadini extra Ue. Una quota più piccola è costituita da diverse nazionalità dell’Ue, mentre alcune sono composte esclusivamente da nazionalità non Ue. Tra queste reti criminali multinazionali più minacciose, alcune sono costituite da membri di nazionalità di Paesi vicini che uniscono le forze in progetti criminali sfruttando opportunità regionali.

La nazionalità dei membri di una rete criminale è spesso il primo indizio per le forze dell’ordine nel tracciare reti criminali strettamente collegate. Nel complesso, la criminalità grave e organizzata rimane di natura internazionale. Le reti più minacciose che interessano l’Ue sono composte da membri di 112 nazionalità diverse. Tutti gli Stati membri dell’Ue sono rappresentati nelle reti criminali più pericolose, così come cittadini di almeno 85 Paesi extra Ue.

La nazionalità è un fattore chiave per la coesione di queste reti? I dati mostrano che lo è per alcune, ma non per tutte. La maggior parte ha infatti una composizione mista, con una cooperazione interna tra più nazionalità per raggiungere un obiettivo comune: solo il 32% delle reti criminali più minacciose sono composte da membri appartenenti solo a una. Le reti criminali omogenee, cioè composte da membri di un solo Paese dell’Ue, sono principalmente italiane ma anche, tra le altre, francesi e rumene:

> le reti criminali italiane operano in oltre 45 Paesi; le loro principali attività includono il traffico di droga (cocaina, cannabis ed eroina), estorsione e racket, traffico di rifiuti, frode sulle accise del tabacco e riciclaggio di denaro. 

> Le reti omogenee rumene sono tipicamente attive nei reati contro il patrimonio, nelle frodi sui sussidi e nella tratta di esseri umani a scopo di sfruttamento sessuale. 

> Quelle composte da membri francesi si “occupano”  principalmente del traffico di cocaina e cannabis ma anche di estorsioni e racket e della tratta di esseri umani per sfruttamento sessuale. Operano principalmente in Francia, ma hanno collegamenti con più di 15 altri Paesi.

Anche le persone che si identificano con specifiche sottoculture, che spaziano dalle bande di strada ai club motociclistici fuorilegge, possono essere attratte dal perseguimento di un obiettivo criminale comune, basato su una visione condivisa e sul desiderio di far parte di una realtà più ampia. Infine, alcune reti criminali possono unirsi esclusivamente per ragioni opportunistiche, non mostrando al proprio interno schemi distinti nella composizione per nazionalità ed essendo composte da membri di diversi Paesi che collaborano a un progetto criminale comune.

Il report completo, titolato Decoding the EU’s most threatening criminal networks, è scaricabile, in lingua inglese, dal sito web di Europol (www.europol.europa.eu).

06/02/2025