Simonetta Zanzottera
Il gigante del gas
Uno sguardo su uno dei luoghi più suggestivi della Capitale: la storia e i segreti dell’impianto del gazometro nato sulla spinta del rinnovamento industriale degli inizi del Novecento. Ed è questo il luogo scelto per la presentazione del Calendario 2025
Appena fuori Porta San Paolo il gazometro – segno iconico dell’archeologia industriale romana – si impone con prepotenza nello skyline del quartiere ostiense, rappresentandone una delle immagini più suggestive. Gli spazi dell’impianto, di proprietà dell’Eni, ci hanno ospitato in questi giorni per la presentazione del calendario del 2025 e questo ha consentito una conoscenza più approfondita dell’area.
Dalla toponomastica della zona in cui sorge l’impianto: via del Commercio, via del Gazometro, via delle Conce, via dei Magazzini Generali risulta da subito evidente che ci troviamo nella vecchia zona industriale della città di Roma, una città che in fondo industriale non è mai stata. Roma papalina, infatti, aborriva qualsiasi novità ed apertura al progresso e poi ‒ diventata capitale ‒ preferiva evitare le concentrazioni operaie che necessariamente le fabbriche comportano. Quindi soltanto nel 1907, quando Ernesto Nathan diventò sindaco, si cominciò a respirare un’aria di rinnovamento ed il quartiere Ostiense divenne il cuore della “rivoluzione industriale” di Roma. Nell’area in oggetto furono