Antonella Fabiani
Galassia stalking
Messaggi, telefonate, minacce, pedinamenti sono alcuni degli elementi che caratterizzano questo reato che può creare dei veri e propri stati di angoscia in chi li vive. Ecco i consigli per affrontarlo
Ricevere decine e decine di messaggi, telefonate, essere pedinate, seguite dovunque si vada, ricevere doni che non si desiderano da chi si è conosciuto da poco oppure dal proprio partner che si è deciso di lasciare è un’esperienza devastante per chi la riceve. Se ci si sente braccate, assillate in tutte le ore del giorno fino ad entrare in uno stato di ansia e di paura si è probabilmente vittime di stalking, un fenomeno odioso perché va a colpire la libertà della persona. Di questo reato ce ne parla Alessandro Miconi, dal primo dicembre di quest’anno Dirigente Reggente la Divisione anticrimine presso la questura di Udine che ad esso ha dedicato un volume Galassia stalking, (Franco Angeli editore) uno strumento utile ad approfondire ed esaminarne i diversi aspetti.
Uno sguardo ai dati rilasciati dal Ministero dell’Interno (fonte: Audizione ISTAT- Commissione femminicidi, 23.01.2024) rivela che gli atti persecutori risultano, nei primi nove mesi del 2023 circa 12.500, in calo del 13% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente mentre erano in aumento fino al 2021. Nel 2023 le richieste ricevute dal numero di pubblica utilità 1522 contro la violenza e lo stalking, sono state 51.713, in significativo aumento rispetto agli anni precedenti (+143% è la variazione rispetto al 2019, +59% rispetto al 2022). L’incremento delle richieste di aiuto nel 2023 caratterizza tutti i trimestri e risulta particolarmente accentuato, come ogni anno, in corrispondenza dell’ultimo, probabilmente a causa della grande risonanza della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre quando, sotto la spinta dei mass-media e dei social, l’utenza è più sollecitata a rivolgersi al servizio. Nel quarto trimestre del 2023, tuttavia, l’incremento registrato è stato particolarmente evidente, probabilmente anche per gli effetti sull’opinione pubblica dell’omicidio di Giulia Cecchetin».
Le persone contattano il 1522 per richieste di aiuto in quanto vittime di violenza o stalking (31,3% delle richieste), ma anche per chiedere informazioni sul servizio svolto dal numero di pubblica utilità (33,5%) e per avere informazioni sui Centri Antiviolenza (11,6%). Tra gli utenti del 1522, la percentuale di donne che chiama è pari al 79,7%.
Ma di cosa parliamo quando parliamo di stalking? «Da un punto di vista criminologico consiste in una serie di comportamenti persecutori (in prevalenza minacce e molestie) reiterati in un contesto di forte polarizzazione (vittima-persecutore) in cui la vittima non consenziente subisce pesanti conseguenze che minano il suo benessere psico-sociale e fisico, mentre dal punto di vista giuridico dobbiamo ricorrere alla definizione contenuta nell’articolo 612-bis cp “chiunque, con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita”.
«In genere gli uomini che commettono atti di stalking verso le donne hanno vissuto nel loro passato dinamiche relazionali distorte con stili di attaccamento insicuro nella prima infanzia con affettività trascurante o d