Chiara Distratis
Una Luna Rossa un po’ cremisi
Sono state le acque di Barcellona a ospitare, dal 26 settembre al 5 ottobre scorso la 37^ edizione della competizione velica più prestigiosa del mondo, la Louis Vuitton Cup. Quest’anno è stato il quintetto composto da Luna Rossa Prada Pirelli, Alinghi, Orient Express, INEOS Britannia e NYYC American Magic a contendersi la possibilità di sfidare i defender (la squadra che detiene il trofeo e viene sfidata per la rimessa in gioco del titolo, ndr) di Emirates Team New Zealand per la conquista dell’America’s Cup. La formula prevede una serie di regate preliminari che, però, non assegnano punti utili alla competizione. Si disputa, quindi, un doppio round robin (girone all’italiana), dove ogni squadra affronta le altre cinque per due volte. Le prime quattro classificate si qualificano alle semifinali, con la prima che può decidere chi affrontare. In questa edizione anche il defender Team New Zealand ha preso parte a questa prima fase, ma fuori gara. Le semifinali sono al meglio delle 9 regate: era necessario vincerne cinque per accedere alla finale che si sarebbe disputata al meglio delle 13 regate. Quest’anno è stato l’equipaggio del team INEOS Britannia a vincere la Luis Vuitton Cup superando nell’atto conclusivo la barca italiana di Luna Rossa Prada Pirelli e conquistando il diritto di scontrarsi con il Team New Zealand per l’America’s Cup ma anche per questa edizione sono stati i neozelandesi ad alzare al cielo la Brocca d’Argento, soprannominata “Coppa delle 100 ghinee” (forgiata nel 1848 e costata appunto circa 105 sterline).
Quelle che si scontrano sono molto più di semplici barche a vela; sono con