a cura di Cristina Di Lucente
Stilton – Caccia all’hacker
Risate, entusiasmo e grande allegria non lasciano dubbi sul fatto che Geronimo Stilton sia tra i personaggi più amati del mondo del fumetto dai giovanissimi, oltre che essere veicolo dei valori della legalità. Il 7 ottobre 2.400 studenti delle scuole primarie della Capitale hanno riempito una delle sale dell’Auditorium Parco della musica dove è stato presentato il volume Sulle tracce dell’hacker (edito da Piemme) in cui il famoso roditore, partendo da una strana email che manda in tilt il suo computer, si mette sulle tracce del pirata informatico con l’aiuto degli esperti della polizia postale di Topazia. Presenti all’iniziativa, il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro, il vicecapo della Polizia con funzioni vicarie, Carmine Belfiore, Luigi Rinella, a capo della Direzione centrale per la polizia scientifica e la sicurezza cibernetica. A moderare l’evento il giornalista Alberto Giuffrè che ha invitato i diversi ospiti a salire sul palco: a partire da Elisabetta Dami la “mamma” di Geronimo, già “poliziotta ad honorem” e autrice, insieme alla dirigente del Servizio polizia postale Barbara Strappato e al suo staff di Sulle tracce dell’hacker, progetto in collaborazione con Google. Obiettivo: raccontare attraverso la storia del fumetto l’importanza della Rete per ampliare le conoscenze, ma anche far fronte ai pericoli che nasconde. Tra gli altri invitati Marco Camisani Calzolari, esperto di comunicazione digitale, recentemente insignito del titolo di “poliziotto ad honorem” e suo figlio Mario, che ha parlato alla platea di come navigare sicuri nella Rete. Durante la mattinata sono stati premiati anche i bambini vincitori del contest “Investigatori stratopici” per i loro elaborati originali sulle tematiche della sicurezza online ed è stata poi la volta di un altro amico della Polizia di Stato, il comico Lillo Petrolo, che ha regalato ai ragazzi divertimento e allegria. In collegamento video è poi intervenuta la cantante BigMama, rappresentante di “Una Nessuna Centomila”, la fondazione impegnata nella lotta alla violenza di genere, che considera Internet un ottimo strumento per le sue ricerche e ha consigliato ai ragazzi come affrontare il bullismo nella Rete, così come nella vita di tutti i giorni.
Antonella Fabiani
Sulla linea di tiro
Nettuno (RM). Situato all’interno del compendio dell’Istituto per ispettori, il Centro nazionale di specializzazione e perfezionamento nel tiro (Cnspt) è stato istituito nel 1985 per formare gli istruttori di tiro, rappresentando a tale proposito un punto di riferimento sia per il Dipartimento che per l’intero territorio. A spiegarne l’attività è Tiziana De Cristofaro, vice direttore; dopo una lunga esperienza operativa si occupa dal 2018 della gestione dei corsi e delle attività. Come ci spiega la funzionaria, il Cnspt nasce per “abbattere” gli incidenti di tiro nei poligoni e in servizio e uniformare su tutto il territorio nazionale l’attività di addestramento, avendo come importante vademecum normativo la circolare del 2008 che è attualmente in vigore e che, in base ad esigenze che possono sopraggiungere, viene integrata da eventuali programmi addestrativi. Il percorso didattico si articola su tre fasi: base, permanente e avanzata; nella formazione iniziale l’operatore mira a ottenere l’idoneità come fosse una patente di guida: con l’esperienza si acquisisce la competenza. Negli anni l’addestramento è cambiato e, seguendo l’input della circolare,ha una maggiore dinamicità attraverso l’uso di scenari diversificati, stimoli visivi e sonori e ripari: in questo modo l’operatore è portato a ragionare reattivamente rispetto al contesto. «L’addestramento non è l’atto di saper sparare – spiega De Cristofaro – ma è necessario per una gestione dell’arma in tutte le sue sfaccettature: le norme di sicurezza devono diventare una forma mentis e un qualcosa di “metabolizzato”in atteggiamenti acquisiti con naturalezza. A questo scopo sono fondamentali le fasi propedeu