Susanna Carraro e Paola Madonna
Protezione ad alto livello
Stati Uniti
Negli ultimi mesi si è parlato molto dello United States Secret Service, l’agenzia federale statunitense responsabile, tra l’altro, della protezione dei leader politici, finita nell’occhio del ciclone dopo i due attentati a Trump. Qualcosa è andato storto per gli iconici man in black schierati a protezione dei presidenti statunitensi. Le falle nell’apparato di sicurezza hanno costretto l’Agenzia a rivedere le procedure abituali e a valutarne l’efficacia nell’attuale contesto di minaccia. Ma quali criteri adotta il Secret service per l’assegnazione delle risorse a disposizione? La priorità dell’Agenzia è garantire la continuità del governo, ed è per questo che il Presidente e il Vicepresidente godono del massimo livello di sicurezza, in termini di personale e tecnologia: a loro sono assegnati agenti speciali su base permanente, anche se con notevoli differenze quanto a risorse per l’una o l’altra carica istituzionale. Il Dipartimento della difesa, ad esempio, per legge contribuisce alla protezione del Presidente mettendo a disposizione del Secret service aerei per i suoi trasferimenti o equipaggiamento di sicurezza. Ciò non vale per il Vicepresidente. Ex presidenti e consorti hanno diritto a una protezione a vita, ma la formula non è uguale per tutti: alcuni più attivi ed esposti di altri richiedono un livello di sicurezza più elevato. Attualmente sono circa 40 le persone sotto la protezione dell’Agenzia, ma