Annalisa Bucchieri
Il San Michele dei ragazzi
“Non esistono né erbe cattive, né uomini cattivi. Esistono solo cattivi coltivatori”, scriveva Victor Hugo ne I Miserabili enfatizzando e sottolineando l’importanza del ruolo degli educatori in ogni società equa ed evoluta che si rispetti. Questo aforisma mi è venuto in mente guardando le foto scattate in occasione delle celebrazioni di San Michele Arcangelo, patrono della Polizia di Stato che quest’anno si è scelto di organizzare a Caivano, coinvolgendo tantissimi giovani del territorio. Sono stati loro che hanno animato “il villaggio della legalità” – dove hanno conosciuto gli specialisti della polizia e gli sportivi delle Fiamme oro – e popolato il concerto di fine giornata offerto dalla nostra Banda. Loro che con una presenza significativa hanno dato il senso di un riscatto che può, anzi deve poterci essere per chi nasce e vive a Caivano. Quella Caivano, tristemente nota per essere una delle piazze di spaccio più grandi d’Italia; per il gesto disperato di una ragazzina che si getta dal balcone per sfuggire all’ennesimo abuso domestico; per le violenze ripetute su due cuginette minorenni da parte di un branco di ragazzi poco più grandi; quella Caivano ha anche molti semi buoni, molte radici forti che possono far fiorire una generazione diversa, purché gli si dia un terreno fertile e ci sia qualcuno che con amore, pazienza e cura innaffi e nutra, irraggi e poti. Lo dimostra il Centro sportivo “Pino Daniele”, sorto a maggio scorso sulle ceneri del vecchio e degradato “Delphinia” dove si consumarono terribili violenze, gestito dai Gruppi sportivi Fiamme oro: è l’esempio principe di come creando un luogo ricco di humus molti nuovi e freschi fiori iniziano a spuntare. Ecco perché la copertina di questo numero l’abbiamo voluta dedicare a loro, a bambini e ragazzi di Caivano, i veri protagonisti di questo San Michele Arcangelo 2024.
Naturalmente l’evento ci ha stimolato ad affrontare il tema della diffusione della violenza giovanile nel resto d’Italia e le attività di prevenzione e repressione messe in atto, in base ai dati del Servizio analisi criminale e all’esperienza sul campo delle Squadre mobili e dell’anticrimine. Ne abbiamo parlato con il direttore del Servizio centrale operativo. Altra voce esperta presente in questo numero è quella del direttore centrale Immigrazione e Polizia delle frontiere, che tratteggia un quadro attuale del fenomeno.
Sulle nostre pagine c’è naturalmente molto altro, ma lo scoprirete solo...leggendo.