Mauro Valeri
A difesa dei contribuenti
Sono passati 25 anni dall’istituzione dell’Olaf, l’Ufficio europeo per la lotta antifrode. Vediamone i compiti e i risultati raggiunti
Era il 1° giugno 1999 quando l’Olaf divenne operativo e da allora gli investigatori dell’Ufficio, con oltre 6mila indagini, hanno recuperato circa 16 miliardi di euro, che altrimenti sarebbero andati persi a causa di irregolarità o frodi, indagato su casi di cattiva condotta da parte del personale o dei membri dell’Ue, individuato reti di contrabbando e sequestrato innumerevoli prodotti contraffatti. Risultati evidenziati dal direttore dell’Ufficio europeo per la lotta antifrode, il finlandese Ville Itälä (foto a fianco):
«Oggi è sia un momento per guardare indietro con orgoglio ai nostri risultati, sia un momento per guardare al futuro. Investire nella lotta contro la frode dà i suoi frutti: per ogni euro che le operazioni dell’Olaf costano, ne sono stati recuperati almeno 10. L’Olaf ha speso un quarto di secolo a proteggere non solo miliardi di euro provenienti dalle tasse, ma anche i diritti, la sicurezza, la salute, l’occupazione e l’economia dei cittadini dell’Ue. Abbiamo contrastato frodi internazionali che rubavano denaro all’agricoltura, alle infrastrutture, alla sanità, all’istruzione, alla ricerca, all’energia, all’ambiente e alla digitalizzazione. Abbiamo intercettato shampoo falsi, giocattoli non sicuri, pillole pericolose, gas e pesticidi pericolosi, miele adulterato, rifiuti illeciti, combattuto traffici di specie animali in via di estinzione. Abbiamo evitato le truffe al culmine della pandemia da Covid-19. Abbiamo rintracciato operatori loschi che eludevano i dazi doganali e l’Iva, danneggiando le imprese e i posti di lavoro europei. Abbiamo svolto indagini all’interno delle Istituzioni dell’Ue per garantire che tutti fossero soggetti alle stesse norme e doveri. Ma questo non è il momento di riposare. Non viviamo più nella stessa realtà che conoscevamo al volgere del millennio. Il mondo oggi è molto più connesso, le frodi e le irregolarità avvengono dietro uno schermo, le transazioni finanziarie complesse e il riciclaggio di denaro avvengono in un istante, le reti criminali si infiltrano in nuovi settori. L’Europa deve far fronte a concorrenti globali sempre più assertivi e reagisce con nuovi strumenti, anche finanziari, per proteggere il nostro stile di vita. È nostro compito tenere il passo anche quando affrontiamo la sfida di abbinare un carico di lavoro più complesso e maggiore con le stesse risorse. Voglio che le parole chiave per il futuro dell’Olaf siano: indagini rafforzate attraverso l’analisi dei dati e l’intelligenza artificiale, prevenzione mirata delle frodi e forte cooperazione».
Dal 2021, anno in cui è diventata operativa, preziosa alleata dell’Olaf è la Procura europea (Eppo). Olaf e Eppo sono infatti entrambi incaricati di proteggere gli interessi finanziari dell’Unione. Hanno mandati distinti ma complementari. Mentre l’Eppo conduce indagini e azioni penali, l’Olaf svolge indagini amministrative con particolare attenzione a facilitare il recupero del denaro, prevenire ulteriori danni alle finanze dell’Ue attraverso raccomandazioni per misure amministrative e sostenendo, dove opportuno, l’adozione di misure disciplinari. Sostanzialmente, quindi, Olaf conduce indagini amministrative su irregolarità, frodi, corruzione e qualsiasi altra attività illegale che colpisca gli interessi finanziari dell’Ue, mentre Eppo conduce indagini, persegue e porta in giudizio reati penali all’interno degli Stati membri partecipanti alla Procura europea (ad oggi 24 Paesi dell’Ue, tra cui l’Italia). Con accordi firmati nel 2023, Olaf ha inoltre incrementato il livello di collaborazione con altri due preziosi alleati: Europol ed Eurojust. L’accordo firmato con Europol, il 30 settembre, ha permesso infatti di aumentare la condivisione e la protezione di informazioni “classificate”, quello siglato il 29 marzo con Eurojust, invece, ha rafforzato la cooperazione nella lotta contro la frode, la corruzione, i crimini ambientali, i reati di proprietà intellettuale e altri crimini che interessano gli interessi finanziari dell’Ue, prevedendo la cooperazione in casi operativi e la partecipazione a squadre investigative comuni. Per prevenire e contrastare le frodi attraverso un dialogo permanente, una cooperazione rafforzata e iniziative di comunicazione congiunte che riuniscono comunicatori di tutti gli organismi europei impegnati nella lotta contro la frode è nato il gruppo Oafcn, Rete dei comunicatori antifrode di Olaf. Questa rete, unica a livello europeo, riunisce il portavoce e l’Unità comunicazione di Olaf e i responsabili della comunicazione e delle relazioni pubbliche dei servizi investigativi nazionali con cui Olaf collabora nei Paesi dell’Ue (dogane, polizia, polizia finanziaria, servizi di coordinamento antifrode, procure). Questa collaborazione permette di ottenere un duplice obiettivo: da un lato realizzare iniziative antifrode e anticorruzione, rivolte ai cittadini dei diversi Paesi europei, con la produzione di spot televisivi, filmati, video, comunicati stampa ed eventi dedicati. Dall’altro quella di rappresentare un importante canale dove i comunicatori nazionali possano scambiare con i loro colleghi europei best practice in materia di comunicazione e attività mediatiche su tematiche legate al contrasto delle frodi e della corruzione. Il rapporto con i cittadini è fondamentale nel lavoro svolto dall’Ufficio europeo per la lotta antifrode, per questo è stata data loro la possibilità di segnalare, anonimamente, sul sito web di Olaf, in una delle 24 lingue dell’Unione, eventuali casi di frode o altre gravi irregolarità che possano avere conseguenze negative sui fondi pubblici dell’Ue (sia che si tratti di entrate, spese o beni detenuti dalle istituzioni europee) o gravi inadempimenti degli obblighi professionali da parte dei membri o del personale delle Istituzioni e degli organi dell’Unione europea. Poiché si vogliono raggiungere tutti i cittadini, anche quelli meno esperti nell’utilizzo degli strumenti informatici, è possibile inviare una segnalazione anche via posta “ordinaria” al seguente indirizzo: European Commission, European Anti-Fraud Office, 1049 Brussels, Belgium. Gli uffici dell’Olaf sono infatti ospitati dalla capitale belga e al suo interno lavorano più di 400 persone, la maggior parte delle quali ha un passato da magistrato, funzionario delle dogane, ufficiale o agente di polizia giudiziaria, ispettore fiscale, controllore finanziario, revisore dei conti o esperto di intelligence.
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La giornata antifrode europea
A margine della ricorrenza dei 25 anni dell’Olaf, il 20 giugno, presso la Rappresentanza del Parlamento europeo e della Commissione Ue in Italia, si è tenuta la “Giornata antifrode europea”. Questo evento, organizzato dall’Associazione pubblicisti uniti per l’Europa (Piue), in collaborazione con la Rete dei comunicatori antifrode Olaf (Oafcn), si è svolto nella Sala delle Bandiere del Parlamento europeo in Italia. Numerosi gli esperti e rappresentanti delle istituzioni che vi hanno preso parte tra cui: Carlo Corazza, direttore dell’Ufficio in Italia del Parlamento europeo, Antonio Parenti, capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea e Alberto Pioletti, Procuratore europeo delegato in Roma (Eppo). Ad intervenire anche i rappresentanti della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza e dell’Arma dei Carabinieri. Il messaggio principale emerso dalla conferenza è l’importanza di offrire ai cittadini, attraverso incontri e campagne informative, gli strumenti necessari per riconoscere e difendersi dalle frodi e quello di realizzare, attraverso una sempre più forte collaborazione tra e con le Istituzioni, una rete di protezione sempre più efficace contro le attività fraudolente. A moderare l’incontro Carlo Felice Corsetti, presidente di Piue e membro del gruppo Oafcn.