Annalisa Bucchieri
Cento e più motivi di orgoglio
Da quando sono a Poliziamoderna l’arrivo dei Giochi olimpici ha fatto sempre scaturire copertine gioiose e benauguranti, fatto non frequente visto che la cover solitamente è legata ai primi piani di approfondimento sulle attività di contrasto e prevenzione di gravi fenomeni criminali, di devianza e illegalità. La copertina di questo numero legata ai Giochi di Parigi, olimpici e paralimpici, è un’esplosione di energia e vitalità che ci auguriamo ci accompagni anche durante la visione delle performance degli azzurri e in particolare degli atleti delle Fiamme oro. Ma fin d’ora, a giochi ancora non iniziati, vi vorrei trasmettere l’entusiasmo e l’orgoglio che ha portato Poliziamoderna a dedicare un lungo speciale per raccontare la presenza degli sportivi della Polizia di Stato nella Ville Lumière attraverso le parole dei presidenti del Coni e del Cip , Giovanni Malagò e Luca Pancalli, di Francesco Montini che dirige i Gruppi sportivi dal 2008, di Gianmarco Tamberi che sarà portabandiera dell’Italia e latore di una sfida mai lanciata prima: il gradino del podio più alto per due Olimpiadi consecutive nella disciplina del salto in alto.
Già così, a bocce ferme, c’è da essere orgogliosi. Lo dicono i numeri: più di un terzo della compagine azzurra olimpica (300 atleti) è costituita dalle Fiamme oro. Centouno ragazze e ragazzi (presenze che si equiparano in questa edizione) sono un tocco cremisi nel cuore azzurro che fa sognare. Dai 17 ad Atene 2004 ai 101 atleti di Parigi 2024 il nostro contributo alle Olimpiadi estive è cresciuto del 600%. Eccolo il primo risultato di cui rallegrarci: perchè significa che si è lavorato bene in tutti questi anni, che le politiche di assunzione e di inserimento nei ranghi delle Fiamme oro sono state vincenti, arricchenti, inclusive. E poi viene il secondo risultato, solo in ordine di tempo, ovvero i 22 paralimpici (e due normodotati, un timoniere e una guida tandem cremisi nel ciclismo) che gareggeranno da fine agosto ai primi di settembre all’ombra della Torre Eiffel. Lo faranno da poliziotti tecnici, un traguardo impensabile fino a qualche mese fa quando il capo della Polizia ha voluto fortemente indire un concorso per l’assunzione degli atleti paralimpici nelle file dell’Istituzione. Prima forza dell’ordine a farlo. La Polizia di Stato vanta tanti motivi di orgoglio, i suoi uomini e le sue donne ogni giorno mettono a repentaglio la loro incolumità per garantire la sicurezza dei cittadini. Si aggiungono a tutto questo anche i gesti atletici, il fair play, la grinta e la passione e lo spirito di sacrificio delle Fiamme oro che costituiscono una delle forme di "prevenzione" più efficaci tra i giovani. Lo sport, quando è sano, è un grande messaggero di legalità. Anche questo la polizia lo sa far bene.