Corrado Augias*

Come eravamo

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Come per ogni anniversario illustre, per queste nozze di brillanti tra l’Istituzione e Polizia Moderna, 75 anni di pubblicazioni e di narrazioni ininterrotte, abbiamo pensato di ridare luce e leggibilità ad alcune pagine “datate”. Di volta in volta saranno commentate da giornalisti e storici che ci restituiranno il loro punto di vista

come eravamo 07-24

L’annuncio lo ricordo benissimo, anzi di quei primi anni del dopoguerra di annunci radiofonici drammatici, destinati a segnare la storia del paese, ne ricordo due, in entrambi i casi, minuscolo dettaglio autobiografico, ero in casa a fare i compiti. Il primo fu nel Maggio 1949, la fine a Superga del grande Torino. Una delle migliori squadre di calcio che l’Italia abbia avuto perì nell’aereo con il quale stava rientrando dopo una partita amichevole contro la squadra del Benfica in Portogallo. Per un errore di manovra dovuto alla scarsa visibilità, l’aereo urtò la collina schiantandosi sulla sommità, alla base della Basilica di Superga. 

Il secondo, due anni dopo, fu ancora più drammatico: 14 novembre 1951, tardo pomeriggio, tutte le stazioni della Rai cominciano ad annunciare (parliamo sempre di radio) che dopo giorni di intensa pioggia il Po ha rotto gli argini in più punti nella pianura del Polesine. Ricordo le voci concitate dei radiocronisti che descrivevano l’avanzare dell’acqua. 

La vastità del danno si capì subito, non io ovviamente, ma quelli più grandi e più accorti si resero immediatamente conto che ci trovavamo di fronte ad una tragedia di vaste proprorzioni sia per la massa d’acqua che si riversava fuori dell’alveo sia per la natura pianeggiante della zona che favoriva il rapido distendersi dell’ondata su una superifcie sempre più vasta. Nella zona di Rovigo due terzi del territorio vennero inondati, furono sommerse case, stalle, campagne. Si contarono alla fine un centinaio di vittime, andarono distrutti coltivi, un numero imprecisato ma molto alto di animali morì annegato. 

Si calcolò in seguito che dalle tre rotte principali fuoriuscirono 7mila metri cubi d’acqua al secondo, vale a dire i due terzi circa dell’intera portata del fiume valutata in poco meno di 13 mila Mc/s.

Ricordo questi dati perché si valuti meglio che cosa volle dire intervenire per soccorrere le popolazioni davanti ad un flagello di quelle proprozioni. La catastrofe arrivò dal grande fiume, fu innescata, oltre che dal diluvio dei giorni precedenti, da una sottovalutazione storica dei problemi idraulici del territorio. Eravamp da poco usciti dalla guerra, non esisteva nulla di simile alla Protezione Civile, le comunicazioni erani pressoché inesistenti soprattutto nelle case più umili, al massimo qualche radio.

 Molti si prodigarono, tra questi va ricordato lo sforzo delle guardie di Pubblica Sicurezza (così denominate fino al  1981) non solo per l’abnegazione di cui dettero prova e che alcune delle foto qui pubblicate mostrano, soprattutto perché bisogna considerare in quali condizioni quegli uomini operarono. La guerra aveva lasciato l’Italia in condizioni di tremenda precarietà, nel 1951 lo Stato aveva ripreso a funzionare ma con poveri mezzi, spesso inadeguati, l’Italia stava ricostruendo case, strade, ferrovie, linee elettriche, si avviava vero quel futuro industriale, e anzi quel boom economico, che di lì a poco avrebbe conquistato. Intanto però le condizioni erano quelle che le foto dimostrano: equipaggiamento spesso inadatto, pochi mezzi non sempre idonei alle condizioni in cui dovevano operare. Pare di vedere il ripetersi di quella inferiorità logistica che aveva drammaticamente connotato la nostra partecipazione alla guerra. Si sarebbe rimediato, amche in quel settore, lentamente si sarebbe arrivati ad attrezzature più idonee, intanto però occorreva agire e si agì con tanto maggior valore da parte degli uomini proprio perché principalmente alla loro determinazione, al coraggio, e poco altro, era affidato il soccorso, in molti casi la stessa sopravvivenza di uomini, donne, bambini, di colpo isolati nelle loro case.

*giornalista e scrittore

15/07/2024