Paola Madonna e Susanna Carraro
Controlli d’identità
Francia
Gli autori del rapporto “Eclairage” (accademici affermati nel campo della sociologia applicata alle forze dell’ordine) hanno esaminato come gli agenti della sicurezza concepiscono il loro lavoro e le relazioni col pubblico, evidenziando differenze d’opinione in merito all’efficacia dei controlli d’identità effettuati abitualmente dalle forze dell’ordine nelle strade di Francia. La percentuale di coloro che sono concretamente impegnati nell’attività di controllo ma che dubitano dell’efficacia di tale pratica, fondamentale nell’azione della polizia francese, non è trascurabile. Tali controlli non avvengono in modo casuale bensì in base a precise norme – sottolineano le forze dell’ordine – sebbene siano attuati su vasta scala; quanto all’ipotesi di rilasciare una “ricevuta per avvenuto controllo” – misura non in vigore ma proposta da tempo da associazioni ed esperti e oggetto di varie proposte di legge – sono in molti a ritenere che non farebbe che appesantire la procedura, alimentando un clima di sfiducia tra polizia e popolazione. La questione dei controlli d’identità occupa una cospicua porzione del rapporto “Eclairage”, indagine a largo spettro condotta tra giugno 2022 e marzo 2023, che prevedeva la compilazione di un questionario in 99 punti, destinato a 1.500 fra gendarmi e agenti di polizia di sette dipartimenti francesi. Lo studio ha focalizzato l’attenzione sulla qualità e sulla quantità dei controlli effettuati (47 milioni, 15 dei quali controlli stradali, in base ai dati resi noti dalla Corte dei Conti nel dicem