Piero Genovesi*
Convivenza da gestire
In Italia migliorano le condizioni della fauna terrestre e crescono le interazioni fra uomo e specie selvatiche in città. Politiche di prevenzione, come il corretto smaltimento dei rifiuti, possono garantire l’equilibrio e minimizzare i rischi
L’inserimento di risorse destinate al verde urbano nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) sottolinea che la questione della rinaturalizzazione delle città è finalmente considerata una priorità per il Paese. Su scala globale, le agende urbane indicano come obiettivo quello di realizzare città più verdi e sostenibili, che siano motore di recupero ambientale e non di perdita di biodiversità. Allo stesso tempo, però, il fenomeno dell’urbanizzazione è in crescita: le stime indicano che nel 2050 circa 7 miliardi di persone vivranno nei centri urbani, con nuove sfide da affrontare. Le città dovranno diventare più compatibili con la natura, produrre energia e ossigeno, ridurre gli impatti negativi sulla biodiversità e anzi svolgere un ruolo positivo di conservazione di specie e habitat. Bisogna quindi trovare un giusto equilibrio fra due tendenze che vanno in direzioni opposte.
A ogni modo, avere città più verdi, ricche di animali e integrate nel territorio, è senza dubbio un elemento molto positivo. Ma bisogna fare in modo che non si instaurino con i c