Valentina Pistillo

Dimensione neve

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Poliziamoderna ha seguito sulle piste i poliziotti della montagna e le unità cinofile, con il direttore del Centro addestramento alpino di Moena

noslav01 02-24

Ha un fascino particolare la montagna innevata, ideale per chi vuole concedersi una pausa dalla routine cittadina ma anche per chi ama cimentarsi in discese ardite. E proprio a febbraio, le località alpine hanno registrano il “tutto esaurito”. Sulle piste delle stazioni sciistiche si riversano migliaia di persone. A vigilare e garantire la sicurezza ci sono gli operatori della polizia di montagna: «Una specialità nata in occasione delle Olimpiadi invernali di Cortina del 1956 – afferma Stefano Valeri, direttore del Centro di addestramento alpino di Moena (TN), dove si formano i poliziotti sugli sci – e che da quasi 70 anni contribuisce a creare, con le numerose squadre di soccorso la prossimità in quota e a garantire il controllo del territorio, coordinati dai questori. Circa 211 uomini e donne distribuiti nelle 54 stazioni, divise tra Dolomiti, Appennini fino all’Etna, che operano in situazioni climatiche spesso avverse. Un’attività complessa quella dei poliziotti sugli sci, per garantire anche il rispetto di quanto disposto dal nuovo dlgs 40/2021 (in vigore dal 1 gennaio 2022) che ha apportato alcune modifiche alla legge 363 del 2003, nonché dalle normative provinciali e regionali. Le località sciistiche – prosegue Valeri – sia per l’affluenza dei turisti, sia perché molte sono di interesse naturalistico, hanno una pianificazione nazionale disposta dal Dipartimento di ps, il cosiddetto “piano piste”, che stabilisce la dislocazione dei posti e degli operatori, in coordinamento con le altre forze di polizia presenti sul territorio. Le pattuglie costituite da un minimo di 3 a un massimo di 9 elementi, sono formate anche dal punto di vista del soccorso, in base all’emergenza e all’urgenza. Purtroppo le piste sono sempre più spesso teatro di incidenti che coinvolgono sciatori ed escursionisti inesperti. Nella scorsa stagione, sono stati 661 gli interventi più urgenti che hanno richiesto l’aiuto dell’elisoccorso e, sulla neve, hanno perso la vita 9 persone. Accanto alle pattuglie della neve, in emergenza, si affianca la Squadra cinofila per la ricerca dei dispersi in superficie e in caso di valanga». Sono sempre più frequenti alcuni comportamenti irresponsabili, come sciare fuoripista o gettarsi da pendii estremi, spesso coinvolgendo rovinosamente gli altri sciatori. «La montagna – sostiene Valeri – non è a rischio zero: per questo raccomandiamo agli appassionati di non avventurarsi nei fuoripista e consultare sempre il bollettino meteo neve, per essere informati anche sul pericolo di valanghe; ricordiamo di sottoscrivere l’assicurazione obbligatoria (dal 2021) che copra la responsabilità civile per danni o infortuni causati anche a terzi e, in caso di attività escursionistiche, di dotarsi obbligatoriamente di dispositivi elettronici di segnalazione e ricerca, gli Artva. Gli sciatori-poliziotti ogni anno effettuano presso la Scuola, oltre all’aggiornamento professionale, anche l’addestramento congiunto con i Vigili del Fuoco, secondo le strategie formative indicate dall’Ispettorato delle scuole, per le procedure dell’elisoccorso. I nostri operatori – prosegue il direttore – non sono impiegati solamente nelle manifestazioni di grande richiamo come la gara di Coppa del mondo di sci che si terrà il 24 febbraio sulle piste del Passo San Pellegrino, a Moena, o in caso di ordine pubblico, ma anche per spiegare ai ragazzi delle scuole quali sono i comportamenti da osservare in ambiente montano, come il rispetto della natura, delle regole di viabilità sulle piste, l’uso del caschetto da sci (obbligatorio solo per i minori). Addestramento e competen

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09/02/2024