a cura di Mauro Valeri

In nome della legge

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CASSAZIONE CIVILE

Unione civile conclusa ai sensi dell’art. 1, comma 25, della l. n. 76 del 2016 – Scioglimento – Determinazione dell’assegno ex art. 5, comma 6, della l. n. 898 del 1970 – Convivenza anteriore alla costituzione dell’unione civile e antecedente all’entrata in vigore della l. n. 76 del 2016 – Rilevanza ai fini della quantificazione dell’assegno
Le Sezioni Unite Civili – pronunciando su questione di massima di particolare importanza – hanno enunciato il seguente principio: «In caso di scioglimento dell’unione civile, la durata del rapporto, prevista dall’art. 5, sesto comma, della legge n. 898 del 1970, richiamato dall’art. 1, comma venticinquesimo, della legge n. 76 del 2016, quale criterio di valutazione dei presupposti necessari per il riconoscimento del diritto all’assegno in favore della parte che non disponga di mezzi adeguati e non sia in grado di procurarseli, si estende anche al periodo di convivenza di fatto che abbia preceduto la formalizzazione dell’unione, ancorché lo stesso si sia svolto in tutto o in parte in epoca anteriore all’entrata in vigore della legge n. 76 cit.».
(Sez. Unite – 27 dicembre 2023 n. 35969)

CASSAZIONE PENALE

Causa di non punibilità per la particolare tenuità del fatto – Art. 131-bis cp., come novellato dall’art. 1, comma 1, lett. c), n. 1, dlgs n. 150 del 2022 – Deducibilità della questione nel giudizio di legittimità – Condizioni – Fattispecie
L’applicabilità della causa di non punibilità di cui all’art. 131-bis cod. pen., come novellato dall’art. 1, comma 1, lett. c), n. 1, d.lgs. 30 ottobre 2022, n. 150, in ragione della natura sostanziale dell’istituto, è questione proponibile per la prima volta nel giudizio di legittimità, a condizione che il ricorrente, che ne è onerato a pena di inammissibilità del ricorso per genericità, alleghi l’esistenza di un “novum”, non deducibile prima della novellazione della norma, che imponga una rivalutazione del fatto ai fini dell’applicazione dell’esimente. (Fattispecie relativa a reato sanzionato con pena che già consentiva l’applicazione della causa di non punibilità, in cui la Corte ha escluso che costituisse un “novum” la modifica della cornice edittale seguita alla novellazione dell’art. 131-bis cp).
(IV Sez. – 14 aprile 2023 n. 15815)

Omesse o false indicazioni di informazioni contenute nell’autodichiarazione finalizzata a conseguire il reddito di cittadinanza – Delitto di cui all’art. 7 dl n. 4 del 2019, convertito dalla l. n. 26 del 2019 – Configurabilità – Condizioni
Le omesse o false indicazioni di informazioni contenute nell’autodichiarazione finalizzata a conseguire il reddito di cittadinanza integrano il delitto di cui all’art. 7 dl 2

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09/02/2024