a cura di Cristina Di Lucente
Visioni aeree
Fiumicino (RM). Città e luoghi del nostro Paese visti dall’alto: sone le immagini di panorami mozzafiato colti da Massimo Sestini, fotografo di fama internazionale vincitore del World press photo nel 2015 e quest’anno autore del Calendario della Polizia di Stato. Il fotoreporter, che ha avuto la possibilità di viaggiare sugli elicotteri dei nostri Reparti volo, ha inaugurato lo scorso 30 novembre presso il Terminal 3 partenze dell’aeroporto “Leonardo da Vinci” di Fiumicino la sua mostra itinerante che prevede una serie di tappe, una per ciascun mese del 2024, in luoghi di frontiera vigilati dalla polizia. Dopo la Città eterna è ora la volta di Firenze, per poi proseguire – in ordine cronologico – con Bologna, Venezia, Malpensa, Genova, Cagliari, Palermo,Reggio Calabria, Bari, Pescara e infine Napoli. L’esposizione, dal titolo Le Ali della Polizia, è composta da una selezione di 16 foto tratte da un libro celebrativo sul cinquantesimo anniversario del Reparto volo e si basa sull’idea che le immagini siano spesso capaci di comunicare molto più delle parole e riescano a descrivere le emozioni di un lavoro affascinante, quello svolto dai “poliziotti volanti” che hanno il privilegio di poter guardare la bellezza di un Paese unico al mondo da una diversa prospettiva. Sestini ha volato con i piloti della polizia ed è riuscito a fermare scorci di albe e tramonti con la sua tecnica “estrema”, che porta lo sguardo oltre il limite fisico dell’occhio umano in luoghi particolarmente suggestivi che i nostri operatori gli hanno saputo “donare”. Gli scatti mostrano veri angoli di paradiso visibili solo dall’alto: città in bilico tra la luce del sole e quella delicata del crepuscolo, grattacieli, stormi di fenicotteri, i colori tenui delle colline e l’aspro profilo di montagne maestose, piazze piene di storia e i riflessi di luce delle spiagge d’estate: attimi di bellezza assoluta catturati da un autentico professionista del linguaggio visivo.
Nel cuore dei cittadini
Alessandria. Nasce nel 1961, dalle ceneri del XIV Reparto mobile che ne precede di qualche anno l’istituzione, la Scuola allievi agenti di Alessandria che accoglie la vocazione formativa, in linea con i nuovi capisaldi che proprio in quel periodo divennero una prerogativa della Polizia di Stato: in prima battuta il suo proiettarsi nella società civile. Il contributo storico della Scuola è importante, specie in riferimento a eventi legati a catastrofi naturali che hanno caratterizzato il nostro territorio nazionale, come spiega il neodirettore Alessandra Gola, già precedentemente in servizio qui per un lungo periodo come vice. «Dall’alluvione del 1977 in Piemonte a quella dell’87 in Valtellina, dal terremoto dell’Irpinia nel 1980 fino all’alluvione del ‘94 che colpì proprio la provincia del capoluogo piemontese – in questo caso trasformandosi in un vero e proprio centro di gestione dell’emergenza per organizzare gli interventi di soccorso – i poliziotti di questo Centro hanno sempre dato un contributo significativo in termini di “protezione civile”, anche quando ancora il concetto non era così diffuso». Sarà per questo motivo che la Scuola è diventata, nel corso degli anni, un vero punto di riferimento anche per gli alessandrini, integrandosi a pieno titolo nel tessuto sociale della città, con oltre 42mila poliziotte e poliziotti formatisi dalla sua istituzione a oggi. Nella Scuola è stata istituita di recente una sezione giovanile dei Gruppi sportivi Fiamme oro nelle discipline del nuoto e del karate, aperta ai ragazzi della zona con l’idea di veicolare percorsi di legalità attraverso i valori dello sport rivolti ai più giovani. La tradizione di impegno è an