a cura di Gabriella Lo Feudo*
Chicchi ricchi
Concluso l’excursus di erbe e spezie, proponiamo un viaggio tra cibi e condimenti che finiscono sulla nostra tavola. Iniziamo con il riso
Storia e distribuzione geografica
Il riso comunemente conosciuto, che viene seminato in primavera e giunge a maturazione in 140-170 giorni, è l’Oryza sativa. Si tratta di una pianta erbacea annuale classificata come cereale, appartenente alla famiglia delle Graminacee. Dall’Asia è giunto in Europa, in Africa e in America dove i primi tentativi di coltivazione risalgono alla seconda metà del 1600.
Il riso ha da sempre accompagnato l’uomo nella sua alimentazione. La sua coltivazione faticosa e impegnativa è stata un tema importante del nostro cinema neorealista con le mondine come protagoniste, a simboleggiare il duro lavoro dei campi e nello stesso tempo l’importanza fondamentale del riso per la sopravvivenza della popolazione. La distribuzione geografica, in relazione all’origine e alla modalità della diffusione nel mondo di questo importante prodotto agricolo, ha trovato puntuali conferme anche a seguito delle campagne di scavi che si sono succedute nelle varie regioni dell’Asia e poi, man mano, nel resto del mondo. Molta attenzione è stata dedicata alle abitudini alimentari dei popoli antichi, agli utensili usati e al recupero di resti alimentari carbonizzati, dando un impulso alla storia di questo alimento di “fama” mondiale, che gli Arabi portarono in Sicilia già dal 250 d.C , introducendone la coltivazione in Spagna. La sorte del riso nel mondo greco e romano non fu inizialmente quello di un cereale adatto all’alimentazione umana ma, piuttosto, come ricordato da Orazio nei suoi scritti, quella di un prodotto da farmacopea (arte di preparare i farmac