Simonetta Zanzottera
Gioiello barocco
Entriamo a Palazzo Barberini, prestigioso modello architettonico del barocco romano, un’opera eseguita dai più grandi maestri del Seicento
La cerimonia di presentazione del Calendario 2024 della Polizia di Stato ha avuto luogo quest’anno nella sala Pietro da Cortona a Palazzo Barberini, attuale sede della Galleria nazionale di arte antica.
Palazzo Barberini rappresenta il prototipo romano del palazzo barocco, espressione della nuova concezione architettonica e urbana del XVII secolo. La sua costruzione, che va dal 1625 al 1633, è opera dei più grandi architetti del tempo: Carlo Maderno, Francesco Borromini e Gian Lorenzo Bernini.
Eletto papa nel 1623 con il nome di Urbano VIII, Maffeo Barberini nel 1625 acquistò dalla famiglia Sforza una villa sul colle del Quirinale, in una zona della città allora periferica, e commissionò a Carlo Maderno il progetto per la realizzazione del suo nuovo palazzo di famiglia, un edificio imponente degno del suo rango e che potesse competere con le residenze della nobiltà romana. In un primo momento si fece ricorso al modello del palazzo cittadino ma durante la progettazione – vista anche l’ubicazione in una zona di giardini, periferica rispetto alla città – l’impianto planimetrico
