a cura di Mauro Valeri

In nome della legge

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CASSAZIONE CIVILE

Diritto di abitazione e uso ex art. 540, comma 2, cc – Coniuge separato senza addebito – Spettanza – Sussistenza – Eccezioni – Abbandono della casa o perdita di collegamento con l’originaria destinazione familiare
Con la sentenza n. 22566 del 26 luglio 2023, la Sezione Seconda civile ha affermato il seguente principio: «I diritti di abitazione e uso, accordati al coniuge superstite dall’art. 540, comma 2, cc spettano anche al coniuge separato senza addebito, eccettuato il caso in cui, dopo la separazione, la casa sia stata lasciata da entrambi i coniugi o abbia comunque perduto ogni collegamento, anche solo parziale o potenziale, con l’originaria destinazione familiare». Con tale principio si è inteso superare il precedente orientamento (Sez. 2, n. 15277 del 2019, Rv. 654226-01; Sez. 2, n. 13407 del 2014, Rv. 631146-01) secondo cui il riconoscimento degli indicati diritti è subordinato all’effettiva esistenza, al momento dell’apertura della successione, di una casa adibita ad abitazione familiare; evenienza che non ricorre allorché, a seguito della separazione personale, sia cessato lo stato di convivenza tra i coniugi.
(I Sez. – 26 luglio 2023 n. 22566)

CASSAZIONE PENALE
Querela – Reati divenuti procedibili a querela per effetto dell’entrata in vigore del dlgs. n. 150 del 2022 – Declaratoria di improcedibilità – Condizioni

Il decorso del termine di novanta giorni dall’entrata in vigore del dlgs 10 ottobre 2022, n. 150, senza che l’Autorità giudiziaria procedente riceva la prova dell’avvenuta presentazione della querela, impone, per effetto della modifica del regime di procedibilità del reato introdotta dal dlgs citato, l’immediata declaratoria di improcedibilità per mancanza di querela, non essendo previsto un formale avviso alla persona offesa della necessità della sua presentazione.
(I Sez. – 19 luglio 2023 n. 1363)

Determinazione in ipotesi di reato continuato – Calcolo – Continuazione interna al reato satellite – Rilevanza – Esclusione 
Nell’ipotesi di continuazione tra reati, ai fini della determinazione della pena, l’aumento operato sul reato più grave non deve tenere conto della continuazione interna che caratterizza il reato satellite.
(III Sez. – 18 gennaio 2023 n. 1663)

Cosa giudicata – Divieto di un secondo giudizio “ne bis in idem” – Condanna per omicidio preterintenzionale nei confronti di soggetto già condannato per lesioni personali – Identità del fatto –Esclusione – Trattamento sanzionatorio – Applicazione del principio di detrazione
Non contrasta con la preclusione del giudicato connessa al principio del “ne bis in id

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06/11/2023