a cura di Cristina Di Lucente
Il lato positivo
Cosenza. Il lato positivo è il titolo del brano vincitore della 14° edizione di Music for change, la rassegna musicale di Musica contro le mafie (una associazione della rete di Libera) che diffonde la cultura della legalità attraverso questo importante premio musicale europeo. A cantarlo la band emiliana Malvax, con un testo sul lavoro e la dignità che hanno interpretato indossando delle tute blu da operai. Anche in questa edizione gli otto finalisti (selezionati nei mesi precedenti tra i 904 partecipanti) assistiti da coach hanno elaborato le loro canzoni durante le due settimane nella residenza creativa dei BoCs Art di Cosenza: «È stato faticoso ma siamo contenti perché abbiamo potuto riprendere una formula già collaudata prima della pandemia che prevede presentazioni di libri e tavole rotonde, l’abbiamo ripresa e inglobata con quella dei Bocs Art – spiega Gennaro De Rosa, direttore artistico della manifestazione – abbiamo avuto tanti ospiti e anche quest’anno si è creato un bel clima tra i ragazzi». I finalisti per la produzione dei loro brani si sono ispirati a macrotemi proposti dall’ organizzazione: resistenze e democrazia, ambiente ed ecologia, cittadinanza digitale e cyber risk, parità di genere e diritti lgbt+, lavoro e dignità, migrazione e popoli, disuguaglianze e marginalità sociale, rigenerazione e futuro. «Il brano vincitore tratta il tema del lavoro, in particolare del burnout, inserito in una storia d’amore perché pensiamo sia importante trattare tematiche serie anche con un tono di leggerezza – osserva De Rosa – in linea con lo stile musicale di questa edizione che ha avuto un taglio più fresh music». A far parte della giuria Erica Mu, Ziba, Piotta e cinque ragazzi scelti a caso tra il pubblico che hanno espresso le loro preferenze attraverso WhatsApp. L’incrocio di questi voti ha decretato la classifica finale che ha visto i Malvax al primo posto, Calliope al secondo, Montegro al terzo posto. L’evento di chiusura si è svolto il 14 ottobre al teatro Rendano a Cosenza. Per ora è tutto, arrivederci al Festival di Sanremo 2024 dove Poliziamoderna premierà il suo brano preferito!
Antonella Fabiani
Obiettivo: condividere
Vibo Valentia. Il segno distintivo della Scuola allievi agenti di Vibo Valentia è il suo rapporto con il territorio: l’istituzione, nel 1985, precede quella della questura, il capoluogo calabrese è infatti diventato provincia qualche anno più tardi ed era dotato, in quel periodo, solo di un commissariato. La struttura è stata ampliata, nel corso degli anni, in funzione didattica: dispone di tre moderne aule multimediali, di un auditorium recentemente ristrutturato e di una modernissima palestra che ospita la Sezione giovanile Fiamme oro del judo e della pesistica. Già ad aprile 2022 molti ragazzi hanno iniziato ad allenarsi sotto la supervisione di istruttori della Polizia di Stato portando velocemente i primi straordinari risultati in campo agonistico, può infatti vantare un campione nazionale e due vicecampioni. A dirigere l’Istituto, da oltre dieci anni è Stefano Dodaro: «Siamo partiti con una fase in cui c’era penuria di corsi, quando ci si è resi conto che presto saremmo andati sotto organico, sono stati riaperti; attualmente non abbiamo momenti di pausa, prima che sia ancora terminato un corso ne riparte un altro: questa svolta ha avuto inizio nel 2016». Il periodo della pandemia, come per tutti gli istituti di istruzione, ha rappresentato un grande problema: «Siamo una comunità – spiega il direttore – il concetto di stanze singole non ha senso, proprio perché i corsi devono insegnare, tra l’altro, la condivisione con i colleghi». L’organizzazione è stata complessa ma la crisi è stata gestita, anche attraverso ambienti ad hoc dove ospitare le persone in attesa di negativizzazione e la Scuola è tornata a viaggiare con ritmi molt