Paola Madonna
Equilibri stravolti
Ucraina
L’invasione dell’Ucraina ha colpito il mondo criminale con la forza di un terremoto, riconfigurando le rotte dei traffici – che ora bypassano il Paese – e le alleanze, come quella consolidata tra criminali russi e ucraini. Prima del conflitto, l’Ucraina era al quarto posto per sequestri di eroina in Europa e la cocaina proveniente dall’America Latina passava per il Mar Nero; Odessa, secondo gli esperti di criminalità transnazionale, faceva parte del “più forte ecosistema criminale d’Europa”, in quanto snodo di una vasta rete criminale che si estendeva dall’Afghanistan alle Ande. La guerra ha cambiato tutto creando “un ambiente a rischio inaccettabile per il traffico illecito internazionale”, afferma un recente rapporto del governo americano. Le rotte del traffico di droga sono state ridisegnate, ecco perché ora alla frontiera turco-iraniana transitano volumi maggiori di eroina e metamfetamine; il contrabbando di tabacco nel primo trimestre 2022 è quadruplicato rispetto all’anno precedente alle frontiere lituane – l’Ucraina nel 2020 aveva scalzato la Cina quale primo fornitore dell’Europa. Le autorità estoni, in collaborazione con Europol, l’anno scorso nel più grande porto mercantile del Paese hanno sequestrato 3,5 tonnellate di cocaina, mentre il blocco dei porti ucraini sul Mar Nero potrebbero spiegare i più ingenti sequestri in Russia, come i 700 chili intercettati lo scorso aprile a Mosca. Nel breve termine, la guerra ha aperto nuove opportunità criminali, come il traffico di esse