Giovanni Mancinone*
Un connubio vincente
Prevenzione e contrasto al crimine: l’impegno della questura di Isernia per aiutare il territorio, mettendolo al riparo da possibili tentativi di infiltrazioni malavitose
N
on vi fermate alle statistiche. Venite qui, in questa piccola provincia dell’Italia di mezzo e scoprirete un territorio accogliente, ricco di storia, archeologia e bellezze ambientali. Venite qui dove la lentezza scandita dalla vita quotidiana diventa un valore e vi accompagna per mano nei vicoli della città risarcita dagli interventi pubblici e riparata senza essere stuprata dalla mano dell’uomo che ha cancellato i segni del terremoto.
Ora guardatevi intorno e andate alla scoperta di un mondo favoloso dove la risorsa maggiore è rappresentata dalla bontà delle persone che vi fanno sentire a casa vostra. È quando le temperature non sono troppo rigide, potete intrattenervi e rimanere incantati dai movimenti sapienti delle mani delle donne che velocemente muovono i fuselli collegati ai fili di cotone che con il passare delle ore modellano trame di rara bellezza che impreziosiscono tovaglie, lenzuola e cuscini. È l’arte del tombolo che qui trae la sua massima espressione artistica, un’arte arrivata ai primi del ‘500 insieme alle religiose del convento di Santa Maria.
Belle le persone. Belli i monumenti. Nel cuore del centro storico troverete anche la Fontana Fraterna realizzata due secoli fa una nobile famiglia, quella dei Rampini. A due passi, il Museo Civico della Memoria che rende onore alle persone che morirono il 10 settembre del 1943 quando la città di Isernia venne bombardata dagli americani con centinaia di tonnellate di bombe per sbarrare la strada ai tedeschi in ritirata. Per questa triste pagina della storia, la città di Isernia è stata insignita della Medaglia d’oro al Valor Civile.
Le bellezze ambientali e paesaggistiche da una parte e le difficoltà di un’economia perennemente in difficoltà dall’altra. La crisi ha colpito duramente la provincia di Isernia. Il distretto del tessile che assicurava migliaia di posti di lavoro, tra diretto e indotto, e che girava intorno alla Ittierre, azienda produttiva che offriva la propria manodopera alle più grandi griffe dell’alta moda, è miseramente fallito. Una crisi occupazionale che si è ampliata con la cessazione di alcune attività produttive nel Nucleo industriale di Pozzilli. Il quadro economico è drammatico soprattutto perché le opportunità di lavoro sono sempre meno, la popolazione è sempre più anziana, i giovani vanno via in altre regioni e all’estero e la natalità è diminuita dell’11 per cento. Un quadro d’insieme che ha ricadute negative sul Welfare; squilibri che possono essere attenuati solo attraverso scelte politiche lungimiranti.
Economia fragile quella di questa provincia ma non per questo al riparo dagli appetiti della criminalità. Il pericolo più immediato per questo territorio, come si evidenzia nell’ultimo rapporto della Direzione investigativa antimafia al Parlamento italiano, è rappresentato dalla possibile acquisizione di aziende dissestate da parte della criminalità organizzata. Un problema reso attuale anche dalle ingenti risorse stanziate dal Pnnr. Non mancano gli episodi legati a fenomeni di grande allarme sociale quali i furti, la sicurezza degli anziani, le truffe on line e lo spaccio della droga. Per questo, grande è l’attenzione delle forze dell’ordine e della questura che, con i propri agenti, ha ot