Antonella Fabiani
Trombone a chi?
Conosciamo da vicino un’altra sezione di strumenti della Banda musicale
Concludiamo la rassegna degli ottoni della Banda musicale conoscendo da vicino il trombone e gli orchestrali che lo suonano. Non ci occuperemo della simpatica accezione ironica che si porta dietro il “trombone” che deriva dal fatto che nei secoli passati i tromboni, accanto alle trombe, annunciavano solennemente la presenza di una maestà regale. Tutt’altri sentimenti provoca l’ascolto di questo strumento quando è impiegato da grandi compositori per le sue caratteristiche di duttilità e versatilità: ecco che appare sinuoso e arabeggiante nell’assolo del Bolero di Ravel o intensamente eroico nel terzo atto della Cavalcata delle Walchirie di Wagner (i cui ascolti raccomandiamo a tutti i lettori). A parlarne con entusiasmo e passione la prima parte Marco Vinicio Ferrari, uno dei componenti della sezione costituita da 4 unità: Marco Vinicio Ferrari (primo trombone tenore), Pier Carlo Turicchi (secondo trombone tenore), Eros Vasconi (terzo trombone tenore), Giovanni Di Lorenzo (quarto trombone tenore), Giovanni Celestino (trombone basso).
Con un’estensione sonora di quattro ottave, dotato di un suono potente e versatile, questo strumento tende a emergere in qualsiasi formazione orchestrale. Non avendo pistoni, le note vengono prodotte allungando o accorciando una sorta di pompa mobile “coulisse” a forma di “U” che unisce due tubi paralleli, in