Valentina Pistillo
Un impegno per la legalità
Torna il Pacco alla Camorra, la strenna natalizia realizzata da Nco sui territori confiscati alla criminalità organizzata.All’interno, anche quest’anno, le indagini del commissario Mascherpa
D opo il successo degli scorsi anni, per la terza volta l’iniziativa “Facciamo un pacco alla camorra”, realizzata da Nco, un consorzio che riunisce alcune cooperative del casertano, viene sostenuto dalla Polizia di Stato. All’interno del Pacco, oltre ai deliziosi prodotti, c’è anche il quinto volume del commissario Mascherpa, Il ritorno dello scorpione, graphic novel prodotta da Poliziamoderna, sceneggiata da Luca Scornaienchi e illustrata da Daniele Bigliardo. Parte del ricavato dalla vendita del Pacco sarà devoluto al Piano di assistenza Marco Valerio, che sostiene i figli dei colleghi affetti da malattie pediatriche gravi. Quella con la Nco è una fattiva collaborazione: queste cooperative realizzano, da 14 anni, un modello di economia sociale che si prende cura delle categorie più fragili, coinvolgendole nel recupero di terreni, confiscati alla Camorra, per la coltivazione e la vendita di prodotti biologici agroalimentari. Poliziamoderna ha intervistato il presidente di Nco, Simmaco Perillo, titolare anche di Al di là dei sogni, una onlus nata nel 2004 e che, a Maiano, frazione di Sessa Aurunca, gestisce 17 ettari di campi, dove lavorano venticinque persone.
Ci spiega il senso del “Pacco alla camorra” e il tema scelto quest’anno per il progetto?
La nostra è un’iniziativa-vetrina, un progetto culturale. È la degustazione di prodotti biologici che rappresentano il riscatto, il riappropriarsi dei propri diritti da parte delle categorie più disagiate che vi lavorano. Vuole essere anche una provocazione a riflettere su questo; lo ritengo un progetto culturale a tutti gli effetti. Il tema scelto è quello della pace, non perché sia di moda ma perché occorre interrogarsi sul significato stesso della parola. Nel dibattito pubblico la disquisizione sembra quasi ideologica, mentre noi siamo convinti che la pace sia qualcosa di molto intimo, un processo dell’anima che ognuno deve fare con se stesso per trovare un equilibrio. Intanto vorrei ringraziare Daniele Bigliardo per il disegno: l’immagine del pacco (foto in apertura) rappresenta un’i