Per le donne non c’è un bel clima

Molti disastri climatici che si verificano oggi sono nuovi o poco comuni. I nostri genitori non hanno le conoscenze che abbiamo noi sui cambiamenti climatici. Noi siamo il futuro: dobbiamo agire. 

E dobbiamo farlo ora se vogliamo essere preparati ad af- frontare catastrofi di questo genere». Jacqueline Mudzengerere ha appena diciotto anni, vive nella provincia del Manicaland, in Zimbabwe, ed è la vicepresidente del Disaster risk reduction club della Biriiri school. Uno dei club per la riduzione del rischio di disastri istituiti da Terres des hommes Italia nell’ambito di “Preeducate”. «È un progetto rivolto principalmente alle scuole e alle comunità colpite dal ciclone tropicale Idai, nei distretti di Chipinge e Chimanimani della provincia del Manicaland – spiega Tanaka Aggrey Chitsa, che lavora per Terres des hommes in Zimbabwe – e ha reso possibile la fondazione di quaranta club per la ri- duzione del rischio di disastri (Drr) nelle scuole che abbiamo coinvolto». 

Nel 2019, il passaggio del ciclone in Zimbabwe ha causato circa 350 morti e danni alle abitazioni di oltre 270mila persone. Nei Drr club del Paese sono state allora installate delle stazioni metereologiche: studenti e studentesse partecipano alla misurazione e alla registrazione dei cambiamenti nelle condizioni meteo, e imparano come comportarsi in caso di emergenza. «Gli studenti e le studentesse dei Drr club svolgono un ruolo importante anche nell’educazione dei coetanei, perché dopo loro stessi sensibilizzano i compagni di scuola e le comunità in cui vivono sui cambiamenti climatici e su come agire tempestivamente in caso di eventi estremi», continua Tanaka Chitsa. Nella scuola di Jacqueline, per esempio, hanno iniziato a sviluppare un piano di sicurezza e il club ha piantato alberi che fungeranno da frangivento in caso di tempest