Valentina Pistillo
Mascherpa 5.0
È uscito il quinto fumetto del commissario di Diamante alle prese con i boss del narcotraffico: Il ritorno dello Scorpione. Il debutto a Lucca
Al più grande evento dedicato al fumetto e al gioco, il Lucca Comics & Games 2022, non poteva mancare la presentazione del quinto volume della graphic novel della Polizia di Stato, il Commissario Mascherpa ne Il ritorno dello scorpione. Tra crimini e misteri da risolvere, il poliziotto calabrese, nato dalla matita del disegnatore Daniele Bigliardo e dalla sceneggiatura di Luca Scornaienchi (con la collaborazione della redazione e l’impaginazione dei grafici di Poliziamoderna, Elena Albertoni e Fabio Coratella), in questo episodio indaga con la sua squadra sui loschi traffici di cocaina gestiti dalla ‘Ndrangheta, insieme ai narcos colombiani. «È un’opera riuscita, da leggere tutta d’un fiato per capire come si muovono le cosche nelle società moderne», ha commentato il giornalista, figlio di una vittima di mafia, Giovanni Tizian, che ha curato l’introduzione del fumetto. Gli storyboard delle cinque puntate si dipanano raccontando l’evoluzione dell’organizzazione criminale più potente al mondo. Nel quinto episodio, spetta al boss della cittadina reggina di San Luca, cuore pulsante dell’organizzazione criminale, spiegare i primi passi delle ‘ndrine: tra gli anni Settanta e gli Ottanta, per accumulare capitali, hanno dato vita a una lunga e drammatica stagione dei sequestri di persona, quasi 700, tra cui anche ragazzi e bambini, nascosti solitamente in Aspromonte, in cambio di sostanziosi riscatti. I ricavati sono stati reinvestiti nell’edilizia con la costruzione di interi quartieri, come quello di questo episodio, nella città reggina di Bovalino, chiamato Paul Getty III, dal nome del nipote del petroliere americano a cui, durante il periodo di segregazione, fu tagliato un orecchio. Oppure sono stati impiegati nell’attività più redditizia, quella del narcotraffico, seguita dall’estorsione, dall’usura, dal traffico di armi, dagli assalti ai furgoni portavalori (di cui si parla nel terzo episodio del commissario di Diamante Banditi), dal gioco d’azzardo, dallo smaltimento di rifiuti tossici e radioattivi (fenomeno che ha affrontato Mascherpa nella sua seconda indagine intitolata Mare Nero), dalla partecipazione in appalti e dal condizionamento del voto elettorale. Inoltre, la ‘Ndrangheta ha continuato a estendere la sua longa manus sugli ospedali e sulla sanità, approfittando soprattutto della pandemia, una ghiotta occasione per spartirsi l’ulteriore denaro proveniente dalle forniture di prodotti medicali collegati al Covid-19 (come i dispositivi di protezione individuale), dal traffico illecito di farmaci oncologici (tema al centro del quarto volume della graphic novel Onorata Sanità) ma anche dallo smaltimento di rifiuti ospedalieri. Un esercito silente quello delle ‘ndrine, che corrompe, paga ed è molto esigente. Nel quinto episodio si passa dalla Calabria dei rapimenti, alla ‘Ndrangheta 2.0, quella delle “nuove leve”: professionisti che si muovono nell’alta finanza, nel mondo dei manager, delle banche e degli interessi finanziari, e che scelgono i bitcoin per ampliare i propri orizzonti di investimento, ma anche per trasferire in Sudamerica i pagamenti di colossali partite di cocaina, senza lasciare traccia. «A Milano si gestiscono e ripuliscono i soldi sporchi della droga – sottolinea Giovanni Tizian – in Calabria operano i capi che si sporcano le mani direttamente e all’estero si muovono i mediatori che dialogano con i narcos sudamericani». La ‘Ndrangheta, infatti, si è diffusa col tempo in altre aree geografiche della Penisola, più ricche a livello economico, e in diverse parti del mondo, dove la collaborazione e la corruzione nella politica e nella società ha garantito espansione e rafforzamento del potere e controllo delle zone in cui opera. Rimane nell’organizzazione, però, un forte vincolo di appartenenza ai luoghi di origine, dai quali vengono gestiti gli illeciti e alla tradizione di un tempo, fatta di codici, riti arcaici e simboli, come lo scorpione di cui parla il titolo.
Abbiamo intervistato uno dei “papà” di Mascherpa, per capire la genesi delle sue storie di successo e del realismo che le pervade: «Il lavoro della sceneggiatura di questa tipologia di graphic novel è molto lungo e complesso – sostiene Luca Scornaienchi – Parto sempre da un fatto di cronaca e poi continuo le mie ricerche sul campo, attraverso lo studio delle fonti, le interviste con i protagonisti come le vittime di mafia, o i giornalisti locali, in maniera da approfondire l’argomento e aggiungere sempre qualcosa di nuovo. Il tutto viene sempre accompagnato da un confronto, costante, con la redazione e con gli stessi operatori della polizia. Per quanto riguarda i dialoghi, cerco sempre di stare attento a non scadere nel banale – continua – soprattutto a essere comprensibile da chiunque. I dialetti calabresi non sono conosciuti come il napoletano o il romano, quindi mi sforzo costantemente nel creare dei testi che abbiano un giusto equilibrio e che siano comprensibili a Reggio Calabria come a Bolzano».
La formula del mondo delle tavole a fumetti è vincente anche nel quinto episodio di avventure di Mascherpa, in cui si conferma lo stile originale di Daniele Bigliardo, decano della scuderia Bonelli: «Uno dei maggiori disegnatori di “arte sequenziale” che abbiamo in Italia – dichiara lo sceneggiatore – Ha iniziato il suo percorso con il teatro, realizzando delle scenografie, molto sperimentali per Mario Martone. Ha disegnato decine di storie per Dylan Dog e Il Commissario Ricciardi, personaggio nato dalla penna dello scrittore Maurizio de Giovanni. Per comodità potremmo collocarlo nella lunga tradizione del fumetto seriale italiano, ma ultimamente i suoi lavori sono profondamente caratterizzati dall’iperrealismo e da una cura maniacale dei dettagli. Soprattutto in questo episodio i volti dei suoi personaggi “recitano” come se fossero degli attori di teatro, attraverso le espressioni del viso e la mimica facciale. Le sue tavole hanno sempre qualcosa “in più” e sono molto più vicine al fumetto francofono che gode di una dignità e di una storia maggiore della nostra».
Parlare con le immagini è una strategia di comunicazione potentissima ed efficace soprattutto per il pubblico dei ragazzi che ci siamo prefissati di raggiungere e sul quale abbiamo testato il nostro commissario, sin dalla prima avventura editoriale. La graphic novel diventa così uno strumento per trasmettere ai giovani i valori di legalità, impegno civile e lotta alle mafie, riuscendo contemporaneamente a farli immedesimare nel difficile e straordinario lavoro del poliziotto.
A questo proposito non può mancare, all’interno di tutte le storie, l’impegno di tutta la squadra di Mascherpa che, insieme alla polizia postale, indaga parallelamente a un caso, legato al mondo giovanile, incentrato sui pericoli del mondo dei social. Nel quinto volume unaragazza utilizza l’applicazione YouPol, che permette di interagire con la polizia inviando segnalazioni (immagini o testo) relative a episodi di bullismo, spaccio e violenza. E sempre ai giovani è rivolta la finalità didattica di Mascherpa: il commissario “a matita” è uscito dalle pagine della nostra rivista per diventare, anche questa volta, testimonial del concorso PretenDiamoLegalità, organizzato grazie alla collaborazione tra Polizia di Stato e Miur, che coinvolge gli alunni delle scuole secondarie, la cui proposta vincitrice, quella di quest’anno è della II C dell’ICG Marconi di Licata (AG), è stata pubblicata come finale alternativo nell’appendice del libro.
Non dimentichiamo la mission solidale del fumetto: i proventi della vendita (può essere acquistato anche on line, sul sito www.poliziamoderna.it) saranno devoluti, come sempre, integralmente al Piano Marco Valerio, creato dal Fondo assistenza per il personale della Polizia di Stato, che da anni offre unsostegno alle famiglie dei poliziotti con figli affetti da gravi patologie e malattie degenerative croniche. Soprattutto per loro abbiamo intensificato la promozione di questo prodotto editoriale presso eventi, fiere, nelle scuole e non solo: «Al Museo del Fumetto di Cosenza, di cui sono il responsabile artistico – prosegue Scornaienchi – abbiamo esposto una mostra dedicata a Mascherpa, con scenografie coinvolgenti e un gioco di ruolo in cui gli stessi studenti sono stati coinvolti, diventando veri e propri investigatori sulle tracce di un pericoloso assassino.
Ormai sono le stesse scuole e i ragazzi a voler incontrare il nostro personaggio, poiché la loro curiosità è sempre molta. Come quella volta in cui uno di loro mi scambiò per un commissario di polizia e voleva che gli mostrassi pistola e distintivo», sorride Scornaienchi. In ultimo, ricordiamo anche l’elemento sentimentale, che tiene “inchiodati” i nostri lettori: la travolgente storia tra Giovanni Mascherpa e Marta, la fidanzata storica che, ne Il ritorno dello scorpione, non ha ancora un epilogo: «Come diceva Carlo Verdone, nel film, L’amore è eterno finché dura, per scoprire come andrà a finire tra i due – suggerisce lo sceneggiatore – basta seguire i sequel di Mascherpa che usciranno nei prossimi anni».
Ancora avventure da leggere e sfogliare, quindi, che ruotano intorno al famoso poliziotto di Diamante. Con un augurio, anche da parte degli appassionati del genere: di trovarlo presto tra gli scaffali delle librerie di tutta Italia.
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Un team vincente
A condurre le indagini insieme al nostro poliziotto, sempre a caccia di “uomini d’onore”, c’è un team composto da cinque punte di “diamante”, i colleghi del commissariato che lo affiancano con competenza, sensibilità, e acume investigativo.
Molti i dettagli presenti nel fumetto che riflettono il mondo della Polizia di Stato: un espediente per far conoscere ai lettori anche l’impegno e l’attività dei vari Reparti. Per questo motivo, in ogni episodio, sono presenti le Specialità che vengono coinvolte e interpellate per il loro modus operandi. Anche nel quinto volume, accanto ai poliziotti a quattro zampe dei Cinofili, con il loro fiuto eccezionale, a dare “una mano” al commissario intervengono gli esperti del Dvi (Disaster victim identification) della Scientifica, per il riconoscimento di un cadavere e per risalire all’ora della morte; i sub del Cnes, il Centro nautico e sommozzatori per le indagini in mare e gli specialisti del Reparto volo, sempre pronti a intervenire al momento giusto, mentre i centauri della Stradale sfrecciano sulle strade della Calabria in sella alle moto Guzzi, o al volante di supercar da 300 chilometri orari, la Lamborghini Huracan, impiegata anche per il trasporto di organi. Particolarità del fumetto, è l’inserimento dei consigli preziosi della Postale ai giovani, spesso esposti alle insidie che si nascondono nel Web: in questa storia sarà decisiva l’app YouPol per risolvere un caso di violenza.