a cura di Mauro Valeri

In nome della legge

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CASSAZIONE CIVILE

Comunione “de residuo” – Beni destinati all’esercizio di impresa da uno dei coniugi – Scioglimento della comunione – Diritto di credito del coniuge non imprenditore – Sussistenza – Determinazione – Criteri
Le Sezioni Unite, pronunciando su questione di massima e di particolare importanza, hanno affermato che nel caso di impresa riconducibile ad uno solo dei coniugi costituita dopo il matrimonio, e ricadente nella cd. comunione “de residuo”, al momento dello scioglimento della comunione legale, all’altro coniuge spetta un diritto di credito pari al 50% del valore dell’azienda, quale complesso organizzato, determinato al momento della cessazione del regime patrimoniale legale, ed al netto delle eventuali passività esistenti alla medesima data.
(Sez. Unite – 17 maggio 2022 n. 15889)

CASSAZIONE PENALE

Misure cautelari – Reali – Sequestro preventivo finalizzato alla confisca – Somme dovute a titolo di stipendio, salario o di altre indennità relative al rapporto di lavoro o di impiego – Somme dovute a titolo di pensione o di indennità che tengano luogo della pensione o dell’assegno di quiescenza – Operatività dei limiti di cui all’art. 545 cpc – Sussistenza
I limiti di impignorabilità delle somme spettanti a titolo di stipendio, di salario o di altre indennità relative al rapporto di lavoro o di impiego, comprese quelle dovute a titolo di licenziamento, nonché a titolo di pensione, di indennità che tengano luogo di pensione o di assegno di quiescenza, previsti dall’art. 545 cpc, si applicano anche alla confisca per equivalente ed al sequestro ad essa finalizzato.
(Sez. Unite – 7 luglio 2022 n. 26252)

Procedimento – Causa di ricusazione del giudice prevista dall’art. 37, comma 1, cpp – Applicabilità in caso di valutazioni di merito espresse dal giudice sullo stesso fatto nei confronti del medesimo soggetto in altro procedimento di prevenzione o in un giudizio penale
Al procedimento di prevenzione è applicabile il motivo di ricusazione previsto dall’art. 37, comma 1, cpp – come risultante a seguito dell’intervento additivo della Corte cost., sent. n. 283 del 2000 – nel caso in cui il giudice abbia, in precedenza, espresso valutazioni di merito sullo stesso fatto nei confronti del medesimo soggetto in altro procedimento di prevenzione o in un giudizio penale.
(Sez. Unite – 6 luglio 2022 n. 25951)

Ammissione al beneficio – Limiti di reddito – Attestazione Isee – Rilevanza – Esclusione – Ragioni
In tema di patrocinio a spese dello Stato, la Quar

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03/11/2022