a cura di Cristina Di Lucente
Un ospite speciale
Pordenone - Laveno Mombello (VA). Quale migliore occasione di una manifestazione editoriale per far conoscere al grande pubblico il nostro Commissario Mascherpa, il protagonista del primo fumetto della Polizia di Stato nato dalla collaborazione tra Poliziamoderna e lo sceneggiatore Luca Scornaienchi e attualmente realizzato dalla matita di Daniele Bigliardo, storico disegnatore di casa Bonelli. La fine dell’estate ne ha date ben due, Pordenonelegge e ComicSponde, nelle quali l’intrepido commissario è diventato uno special guest con presentazioni e piccole mostre dedicate, composte da pannelli con tavole illustrate che portano direttamente nel cuore delle storie. A Pordenone, il 14 settembre, in occasione dell’apertura della kermesse letteraria, un folto pubblico ha potuto assistere a un vivace incontro curato dalla questura friulana in collaborazione con Poliziamoderna e moderato dal fumettista Giulio De Vita. Il questore, Luca Carocci, ha sottolineato come il fumetto sia «una scelta editoriale vincente per la caratterizzazione umana del protagonista, un poliziotto le cui vicende riflettono la vita di tanti colleghi, e per la capacità di ancorare le storie a vicende giudiziarie realmente accadute». Anche il capo della Squadra mobile Andrea Rosato, ha attestato la “conformità” dei racconti riscontrabile in molti dettagli che riflettono il modo di condurre le indagini degli operatori della Polizia di Stato: il lavoro di squadra, l’uso di strumenti e tecniche realistiche e la collaborazione con le varie Specialità che di volta in volta vengono chiamate in causa. La manifestazione si è conclusa con un altro ospite speciale, questa volta in carne e ossa,lo storico illustratore di Diabolik Emanuele Barison, che ha disegnato in “presa diretta” l’inedito arresto del ladro in tuta nera. All’ingresso del Palazzo Montereale Mantica, che ha ospitato la manifestazione, l’allestimento ha permesso ai visitatori un’efficace incursione nel mondo di Mascherpa, impreziosito dalle divise storiche dalla collezione del presidente della locale sezione Anps Luigi Menna. Anche a Laveno Mombello, sulle rive del Lago Maggiore, ComicSponde, appuntamento dedicata al fumetto e ad altri linguaggi crossmediali , si è rivelata la manifestazione ideale per il nostro eroe. Nell’affascinante Villa Frua, alla vigilia dell’inaugurazione dell’evento, si è tenuta lo scorso 20 settembre la conferenza stampa di presentazione della graphic novel alla presenza del questore di Varese Michele Morelli. Il direttore di Poliziamoderna Annalisa Bucchieri ha raccontato in questa sede le tematiche del 4° volume, Onorata sanità, sulla corruzione ’ndranghetista nelle aziende ospedaliere.
L’impavido Drago
Roma. Non è certo un eufemismo affermare che Drago sia un cane speciale, questo affascinante pastore tedesco dall’aria diffidente ha infatti concluso all’età di quasi 10 anni una brillante carriera nel Nocs (Nucleo operativo di sicurezza). La selezione per i cani utilizzati dagli specialisti del Nucleo è particolarmente dura: non devono infatti presentare alcuna fobia o paura – non temono spari o esplosioni, il buio, l’acqua e il vuoto – proprio perché dopo 18 mesi di addestramento dovranno essere dichiarati idonei alle operazioni speciali. Che si tratti di un’irruzione accompagnata dall’uso dell’esplosivo, della discesa da un elicottero o da un edificio o del fermo di un’auto, i cani come Drago sono pronti a compiere il proprio lavoro con un’affidabilità del 100%. «Fondamentale nell’addestramento per i cani di questa specialità è il morso come principale elemento di gratifica – spiega Francesco, il suo conduttore – in questo istinto predatorio primordiale c’è la chiave dell’attività lavorativa del cane, nelle grandi catture deve infatti essere pronto a bloccare il fuggitivo con questo mezzo». Nell’ambito della squadra del Nocs Drago ha rappresentato un valore aggiunto grazie al suo coraggio e ha offerto un prezioso contributo per ben cinque operazioni speciali, ultima in ordine cronologico la maxi-cattura di 30 persone a Brescia, anche se non è stato semplice addestrare un esemplare con una simile tempra. «Si punta molto sull’obbedienza funzionale nel nostro sistema di addestramento – prosegue Francesco – ma al di là delle numerose regole da seguire non di rado il cane lavora libero insieme alla sua squadra, cosa che non si verifica negli altri Paesi. In Italia puntiamo molto sull’istinto del cane al lavoro, sulla sua capacità di discernimento, e Drago sotto questo punto di vista non si è mai smentito».
Lo stradalino e il camionaro
Brescia. Cosa hanno in comune un poliziotto della Stradale e un ca